Accordo Israele – Hamas: il G7 su cessate il fuoco e accordo sugli ostaggi

ROMA\ aise\ - “Pieno sostegno” all'accordo per il cessate il fuoco raggiunto tra Israele e Hamas. A due giorni dall’annuncio accompagnato da incertezze e nuovi attacchi, con la riunione del gabinetto di guerra israeliano iniziata questa mattina, i leader del G7 prendono posizione sull’accordo negoziato dai rappresentanti di Hamas e Israele, con la mediazione di vari paesi tra cui Egitto, Qatar e Stati Uniti.
Per il G7 “si tratta di uno sviluppo significativo che ha il potenziale per garantire il rilascio di tutti gli ostaggi rimasti, facilitare ulteriormente gli aiuti umanitari urgenti e spianare la strada ai civili per tornare e ricostruire le loro case e le loro vite”.
Nella dichiarazione congiunta, i leader ringraziano “Egitto, Qatar e Stati Uniti per i loro instancabili sforzi nel mediare queste negoziazioni e invitiamo tutte le parti a rispettare i termini dell'accordo. Esortiamo inoltre tutte le parti a impegnarsi in modo costruttivo nella negoziazione delle fasi successive dell'accordo per contribuire a garantire la sua piena attuazione e una fine permanente delle ostilità”.
Il G7, quindi, ribadisce “la condanna inequivocabile per l’attacco terroristico che Hamas ha coordinato contro Israele il 7 ottobre 2023. Piangiamo le decine di migliaia di vite perse” e “l'immensa sofferenza di palestinesi e israeliani. Esortiamo l'Iran e i suoi delegati ad astenersi da ulteriori attacchi contro Israele. Riaffermiamo il nostro sostegno alla sicurezza di Israele di fronte a queste minacce”.
“Con un cessate il fuoco che presto entrerà in vigore” si legge ancora nella dichiarazione congiunta, “è fondamentale cogliere questa opportunità per porre fine alla catastrofica situazione umanitaria a Gaza, dove le condizioni continuano a deteriorarsi. Chiediamo a tutte le parti di consentire il passaggio sicuro, rapido e senza ostacoli dell'assistenza umanitaria e di garantire la protezione dei civili, compresi gli operatori umanitari. Il diritto umanitario internazionale deve essere rispettato. Riaffermiamo il nostro impegno a continuare a fornire aiuti umanitari e ad avviare i primi sforzi di recupero e ricostruzione a Gaza con il sostegno della comunità internazionale”.
Infine, i leader riaffermano “sostegno a un percorso credibile verso la pace che porti a una soluzione a due stati in cui israeliani e palestinesi vivano fianco a fianco in pace, dignità e sicurezza”. (aise)