Attacco russo a Sumy: la condanna del Governo italiano

foto Unicef

ROMA\ aise\ - “Nel giorno sacro della Domenica delle Palme, a Sumy si è consumato un altro orribile e vile attacco russo, che ha causato ancora una volta vittime civili innocenti, tra cui purtroppo anche bambini. Condanno con fermezza queste violenze inaccettabili, che contraddicono ogni reale impegno di pace, promosso dal Presidente Trump e sostenuto convintamente dall’Italia, insieme all’Europa e agli altri partner internazionali”. Così la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni a commento dell’attacco russo ieri a Sumy, in Ucraina. Due bambini tra le 34 vittime dell’attacco sferrato a colpi di missili sul territorio ucraino.
“Esprimo il mio più sincero cordoglio per le vittime, alle loro famiglie e a tutto il popolo ucraino. Continueremo a lavorare per fermare questa barbarie”, conclude Meloni.
Per il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani – in questi giorni in Giappone – si è trattato di “un attacco grave contro la popolazione civile proprio nel giorno della domenica delle palme. Ribadiamo convintamente il nostro sostegno all’Ucraina per la difesa del suo popolo e della sua integrità territoriale dagli attacchi russi. Il Governo – assicura il Ministro – è impegnato per una pace giusta e per mettere fine a questa violenza”.
34 le vittime e 119 i feriti nell’attacco. Tra loro anche bambini, come confermato da Munir Mammadzade, Rappresentante dell'UNICEF in Ucraina: due le vittime, 15 i feriti nell’attacco. “Si trattava di bambini e di famiglie che si trovavano nel centro della città in una domenica intensa di preparazione all'inizio delle festività pasquali in Ucraina”, riporta Mammadzade. “Non ci può essere alcuna giustificazione per un attacco così brutale all'ora di pranzo della Domenica delle Palme - o in qualsiasi altro momento - che uccida o ferisca bambini nel centro di un'area civile. I bambini non sono responsabili della guerra, eppure ogni giorno che questo orrore continua vengono stroncate e devastate altre giovani vite”. L’attacco di ieri, ricorda, “arriva solo tre settimane dopo che 24 bambini sono stati feriti in un altro attacco che ha colpito Sumy e dopo l'attacco della settimana scorsa a Kryvyi Rih che ha ucciso 9 bambini. Gli attacchi ai civili e agli obiettivi civili sono vietati dal diritto internazionale umanitario. I bambini devono essere sempre protetti. Soprattutto, i bambini hanno bisogno che questa guerra finisca”. (aise)