Intensificare il dialogo con la Germania: Meloni incontra Scholz

ROMA\ aise\ - Trovata l’intesa sul nuovo “piano d'azione tra Italia e Germania”. A confermarlo è stata oggi la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a margine dell’incontro a Palazzo Chigi con il Cancelliere tedesco, Olaf Scholz.
Italia e Germania, ha detto Meloni, vogliono “intensificare il nostro dialogo bilaterale”, anche grazie al “piano d'azione tra Italia e Germania, sul quale abbiamo sostanzialmente raggiunto un'intesa e che vorremmo adottare formalmente in occasione del prossimo Vertice intergovernativo che si terrà in Germania entro la fine di quest'anno”.
Il piano d'azione, ha spiegato la Premier, “intende rendere ancora più regolare e intenso il nostro dialogo bilaterale a livello politico, a livello tecnico” e “ci permetterà di lavorare con un approccio pragmatico su molti temi che sono di importanza fondamentale per il futuro delle nostre due Nazioni - l'innovazione, la ricerca, lo sviluppo, il mercato del lavoro, la coesione sociale, la crescita ecologicamente sostenibile, la protezione del clima - sia in ottica bilaterale sia in tema di coordinamento delle nostre posizioni in ambito europeo e internazionale”.
L’Italia, ha precisato Meloni, è interessata, in particolare, “alla possibilità di sviluppare partenariati sul fronte dell'attrazione di manodopera qualificata, selezionata in Nazioni partner di interesse comune, ma anche per aiutare le Nazioni di origine nella creazione di posti di lavoro per le loro popolazioni. Una prospettiva alla quale sicuramente può contribuire il nostro Piano Mattei per l'Africa”. Tra le “importanti convergenze” con la Germania citate dalla Premier anche quella “sulla necessità di avviare nuove forme di cooperazione particolarmente con i Paesi del Mediterraneo o del Nord Africa soprattutto in materia energetica. Oggi l'Europa ha un problema di approvvigionamento energetico e la cooperazione da questo punto di vista con le Nazioni africane può affrontare insieme diversi problemi”.
Citati i dati sull’interscambio con la Germania – “oltre 168 miliardi di euro nel 2022, un livello record assoluto per l'Italia” – e il recente accordo industriale tra ITA Airways e Lufthansa, Meloni ha rimarcato l’importanza della “cooperazione in tema di difesa”.
Con Scholz, ha aggiunto, “abbiamo parlato anche di temi europei, dei diversi temi che sono all'agenda soprattutto dei prossimi Consigli europei. Siamo consapevoli che un dialogo aperto e proficuo sia fondamentale per far avanzare soluzioni europee alle sfide complesse che abbiamo davanti". Sul fronte - immigrazione, "la Germania sa che senza l’Italia, senza le Nazioni considerate di frontiera, cioè quelle che sono alla frontiera Marittima Europea, è molto più difficile avere una politica europea sulla migrazione che funzioni meglio di come funziona quell'attuale. All'interno del Consiglio Europeo noi abbiamo lavorato per superare la contrapposizione tra i movimenti primari e i movimenti secondari capendo che tutto è legato: un cambio di paradigma che secondo me è molto importante, che noi abbiamo portato avanti e sul quale c'è oggi un consenso ampio. Voglio ringraziare per questo anche il Cancelliere Scholz”.
Ribadita l’importanza della “difesa dei confini esterni dell'Unione europea”, Meloni ha auspicato una “revisione degli accordi di Dublino”.
Meloni ha quindi confermato che tornerà domenica in Tunisia, insieme a Ursula von der Leyen e al Primo Ministro olandese Mark Rutte “per aprire sul piano europeo a una cooperazione che serve ad aiutare una Nazione oggi in difficoltà, non solamente per governare i flussi migratori ma perché una difficoltà significativa della Tunisia significherebbe, per noi come Italia ma per l'Europa nel suo complesso, un domino di ulteriori problemi”.
Con Scholtz, ha aggiunto, “abbiamo parlato della riforma del Patto di stabilità e crescita. Siamo d'accordo sul fatto che le vecchie regole sono superate, bisogna cercare nuove regole che tengano conto della necessaria competitività dei nostri sistemi in un momento nel quale siamo chiamati a fare molti investimenti. Serve, dal mio punto di vista, un nuovo Patto di stabilità che guardi molto al sostegno alla crescita, perché oggi la competitività europea ha bisogno di essere sostenuta anche da una visione e da regole adeguate. Per cui noi crediamo che siano importanti regole fiscali in questo senso, che possano assicurare flessibilità, sostegno europeo agli investimenti sugli obiettivi prioritari per l'Europa - penso al tema della transizione energetica, della transizione digitale, anche dalla difesa nell'attuale contesto”.
Sul fronte energetico, Italia e Germania sono “d'accordo sul fatto che è molto importante assicurare la diversificazione delle nostre fonti di approvvigionamento, lavorare sulle infrastrutture di collegamento, particolarmente nel Mediterraneo - riporto a quello che dicevo prima in tema di rapporto con il Nord Africa. Su questo lavoriamo insieme con la Commissione europea, per esempio, a sostegno del progetto SoutH2 Corridor che collegherà i flussi, in futuro, di idrogeno verde di Italia, Germania Austria. Sono quindi sfide e strategiche molto importanti”.
Infine, l’Ucraina: “il nostro sostegno alla causa ucraina non è in discussione”. L’Italia “garantisce il suo sostegno all'Ucraina fin quando questo sarà necessario. Ovviamente lavoriamo anche per la pace ma, come ho detto tante volte, la parola "pace" non può essere scambiata con la parola "invasione". La pace deve essere giusta e non può non tenere in considerazione quelle che sono le richieste, le volontà e il punto di vista della Nazione aggredita”. (aise)