NATO/ Cavo Dragone: "Alleanza più forte e determinata" – di Alessandro Butticé

BRUXELLES\ aise\ – La massima autorità militare della NATO, il Comitato militare, si è riunito a Bruxelles ieri, 14 maggio, a livello di Capi di Stato Maggiore della Difesa. Il presidente del Comitato militare (CMC), l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, ha presieduto la riunione, con la partecipazione dei 32 alleati, del Comandante supremo alleato per l'Europa (SACEUR) e del Comandante supremo alleato per la trasformazione (SACT).
Il Segretario Generale della NATO si è unito al Comitato militare per la sessione di apertura per affrontare le priorità e le sfide principali dell'Alleanza.
Durante la prima sessione il SACEUR ha informato i Capi di Stato Maggiore della Difesa sui continui sforzi della NATO per rafforzare ulteriormente la sua deterrenza collettiva e la sua posizione di difesa. I Capi di Stato Maggiore della Difesa alleati si sono quindi confrontati anche sulle missioni e le attività in corso sotto la guida della NATO e sull'assistenza alla sicurezza e all'addestramento per l'Ucraina (NSATU).
Nella seconda sessione, il SACT ha fornito un aggiornamento sul processo di pianificazione della difesa della NATO e sulle relative opportunità e sfide di innovazione.
Mentre l'ultima sessione si è svolta in forma di Consiglio NATO-Ucraina per discutere della continua guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina, della situazione sul campo e del continuo sostegno della NATO e degli Alleati all'Ucraina.
Al termine della riunione, l'Ammiraglio Cavo Dragone ha tenuto la sua prima conferenza stampa, dichiarando con sicurezza di aver trovato una NATO "più forte in scopo, coordinamento e risolutezza".
Cavo Dragone, già Capo di Stato Maggiore della Difesa italiano, ha sottolineato come questa forza sia radicata nella responsabilità condivisa e in un rinnovato senso di urgenza, alimentato anche dagli appelli provenienti dal conflitto in Ucraina e dall'amministrazione statunitense per una maggiore condivisione degli oneri.
"Vediamo una NATO più proattiva, più concentrata, più impegnata e più risoluta nell'investire in deterrenza e difesa collettiva", ha affermato l'Ammiraglio, insistendo sulla necessità di un'Alleanza salda dove le responsabilità siano equamente distribuite per una pace, sicurezza e stabilità maggiori.
Nel contesto di un mondo incerto, Cavo Dragone ha messo in guardia contro l'eccessiva focalizzazione sull'incertezza che può portare all'inazione. Ha identificato precise minacce alla sicurezza globale, tra cui l'espansionismo aggressivo della Russia, la destabilizzazione causata dalla presenza della Cina in aree strategiche, il terrorismo e la minaccia di attacchi informatici, senza dimenticare la competizione nell'Artico e nello Spazio.
Cavo Dragone ha sottolineato poi l'importanza di non farsi accecare dalle incognite e di mantenere l'attenzione sulle minacce note. Ha avvertito che gli avversari potrebbero tentare di sfruttare quelle che percepiscono come debolezze, ma che in realtà sono punti di forza, come la diversità di prospettive all'interno dell'Alleanza.
L'Ammiraglio ha ribadito che la sua priorità rimane quella di "foster cohesion and resilience" (promuovere coesione e resilienza). L'incontro del Comitato Militare, ha aggiunto, è stata una dimostrazione vivida dell'unità della NATO e del suo impegno nell'affrontare le sfide del contesto di sicurezza odierno.
Tra i punti salienti discussi, il rafforzamento della Difesa Collettiva, attraverso una revisione dell'implementazione dei piani di deterrenza e difesa dell'area euro-atlantica. Ma anche la trasformazione della guerra, attorno a discussioni avanzate su operazioni multi-dominio, digitalizzazione e sistemi di comando e controllo. Per concludere con il supporto all'Ucraina, basato sulla riconferma dell'importanza strategica, oltre che morale, del sostegno all'Ucraina e alla sua vittoria.
Cavo Dragone ha sottolineato, infine, come l'incontro non si sia limitato a questioni militari, ma abbia riguardato anche l'ecosistema di sicurezza nel suo complesso. Ha inoltre evidenziato l'importanza della collaborazione tra NATO e Unione Europea, come dimostrato dal contemporaneo incontro del Comitato Militare UE. L'Ammiraglio ha espresso infine la sua gratitudine ai Capi di Stato Maggiore della Difesa presenti.
Tale conferenza stampa del vertice tecnico-militare Nato, oggi a guida italiana, si è svolto all’indomani dell’incontro organizzato dall’Ambasciatore Marco Peronaci, Rappresentante Permanente d'Italia presso la NATO, presso la sua residenza, sul rafforzamento del pilastro europeo dell'Alleanza Atlantica. In collaborazione con l'Ambasciatore Vincenzo Celeste e la Rappresentanza Permanente d'Italia presso l'Unione Europea, con la partecipazione del Vice Segretario Generale della NATO Radmila Shekerinska, del Vice Segretario Generale del SEAE Charles Fries e il Presidente di Leonardo SpA, Stefano Pontecorvo.
Ma anche alla vigilia della riunione dei Ministri degli Esteri ad Antalya, alla quale partecipa anche il Primo Vicepremier e Ministro Antonio Tajani, dove vengono discusse a livello politico le priorità NATO.
L’attuale guida del Comitato Militare della Nato, e le intense attività della nostra diplomazia confermano le potenzialità ed il ruolo che l’italia ricopre a Bruxelles, capitale Ue ma anche ddll’Alleanza Atlantica. E questo nonostante una narrativa non sempre obiettiva in materia di difesa, che porta a strumentalizzazioni e polarizzazioni ideologiche non utili alla difesa degli interessi nazionali. Anche questa prima conferenza stampa, organizzata dal Capo della Comunicazione del Presidente del Comitato Militare, il Capitano di Vascello Giovanni Garofolo, é una prova ulteriore del sistema Italia che, a Bruxelles, oggi è diventato una realtà. E che, anche se «nemo propheta in patria», merita essere maggiormente raccontato e conosciuto in Italia. E forse meglio utilizzo, se ci fosse una maggiore coesione nazionale in materia di difesa e politica estera. (alessandro butticé\aise)