Siglata intesa tra Italia e Kazakistan per il patrimonio culturale

ASTANA\ aise\ - “La collaborazione culturale tra la Repubblica Italiana e la Repubblica del Kazakistan compie un nuovo e strategico passo in avanti”. Così il Ministero della Cultura ha annunciato ieri, 14 ottobre, di aver stipulato ad Astana un Memorandum d’intesa con l’Istituto Centrale per il Restauro (ICR) e il Museo Nazionale della Repubblica del Kazakistan.
Il Memorandum mira a promuovere progetti di comune interesse e di rilevanza scientifica, culturale ed educativa, attraverso attività quali scambi di esperti, programmi di formazione avanzata, stage, seminari, conferenze, simposi e pubblicazioni congiunte.
L'intesa è stata siglata dal Direttore dell’ICR, Luigi Oliva, e da Ibraeva Akmaral Fosmankyzy, delegata del Direttore del Museo Nazionale, Berik Abdygaliuly, alla presenza della Ministra della Cultura e dell’Informazione del Kazakistan, Aida Balaeva, e dell'Ambasciatore d’Italia in Kazakistan, Antonello De Riu.
"La cultura è il ponte che unisce i nostri popoli, vorremmo contribuire attivamente allo sviluppo di un pool di professionisti che si occuperanno del restauro di tesori artistici e storico-culturali in metallo, pietra, tessuto, legno e altri materiali”, ha dichiarato la Ministra della Cultura e dell’Informazione del Kazakistan, Aida Balaeva.
Durante la Missione, ha spiegato il Mic, sono stati organizzati una serie di seminari di alta formazione dedicati al restauro di opere e oggetti d’arte che hanno coinvolto professionisti provenienti da tutto il Kazakistan. Gli incontri, condotti da un team multidisciplinare dell’ICR composto da funzionari restauratori-conservatori e da un biologo, hanno rappresentato il primo esempio concreto di collaborazione scientifica e del trasferimento di competenze, presentando al personale tecnico kazako le più aggiornate metodologie della conservazione e sottolineando il valore della cooperazione internazionale per la crescita del settore.
“Siamo pronti a condividere le più avanzate tecniche di restauro e a partecipare attivamente alla formazione dei professionisti kazaki - ha sottolineato Luigi Oliva, Direttore dell’ICR -. Il progetto si svilupperà in due attività organizzate in più fasi: l'implementazione dei laboratori per la diagnostica e il restauro di diversi materiali e il supporto dell’ICR allo sviluppo di competenze interne al Museo che possano costituire la base del futuro sistema di formazione kazako sul restauro”. (aise)