Trump – Harris: le reazioni al dibattito sulla stampa internazionale

ROMA\ aise\ - Ha vinto Harris, ma “ai punti”, anzi no. La vice presidente “ha stracciato” il Tycoon, apparso “irritabile” e messo “sulla difensiva” dalla performance “vigorosa” della candidata democratica. Il primo dibattito tra i due candidati alla presidenza degli Stati Uniti oggi campeggia sulle prime pagine di (quasi) tutte le testate internazionali.
Trasmesso in diretta dall’Abc, il primo faccia a faccia tra Donald Trump e Kamala Harris – che si sono visti per la prima volta ieri sera (le tre del mattino in Italia) – mette tutti d’accordo solo su un punto: il disastroso confronto di giugno tra l’ex presidente e Joe Biden è un lontano ricordo.
È quanto evidenzia il Washington Post, secondo cui “la performance della vicepresidente Kamala Harris e la reazione spesso frustrata di Donald Trump hanno sottolineato quanto siano cambiate le dinamiche della corsa alla Presidenza da quando il presidente Joe Biden ha concluso la sua campagna”.
Per il New York Times, Harris è riuscita a mettere Trump “sulla difensiva” e a trasformare il dibattito “in un referendum sull’ex presidente”. Sulla stessa linea Usa Today: “la performance vigorosa di Harris scuote un Trump sulla difensiva” titola la testata che però si chiede “chi ha vinto il dibattito?”.
Nessun dubbio per Politico.com: “Harris ha vinto il dibattito, e non è stato un risultato serrato”. Nessuna vittoria “ai punti” nell’analisi del quotidiano online, secondo cui le “conclusioni chiave” da trarre dalla serata di ieri sono tre: “Harris si è fatta un mondo di bene; secondo, Trump ha confermato i dubbi più seri di chiunque non sia fermamente dalla sua parte” e, terzo, “se Trump non subisce alcun danno politico da questo dibattito, significa che è ancora più invulnerabile al tradizionale flusso e riflusso della politica di quanto avessimo immaginato”.
Su Fox News, Doug Schoen sostiene che “è abbastanza chiaro che martedì sera la vicepresidente Kamala Harris ha vinto quello che potrebbe essere l'unico dibattito tra lei e l'ex presidente Trump”, anche se “la vicepresidente ha avuto un po' di aiuto” da parte dei “due moderatori di ABC News che hanno sentito il bisogno di verificare i fatti praticamente su tutto ciò che l'ex presidente ha detto”.
Fuori dagli Usa, i toni sono praticamente gli stessi: il Clarin di Buenos Aires sposa la tesi di Fox, mentre secondo il brasiliano O globo la vicepresidente è riuscita “a presentarsi meglio come candidata al cambiamento”.
Su Der Spiegel, René Pfister sostiene che Harris “ha la tenacia e la nonchalance necessarie per sconvolgere Donald Trump”, ma, si chiede, “avrà il coraggio di dire agli elettori cosa farebbe di diverso come presidente rispetto a Joe Biden?”.
Sempre in Germania, il Die Welt loda la retorica di Harris, così come fa il francese Le Monde attraverso Piotr Smolar: “all’improvviso, Donald Trump è sembrato più vecchio della sua età”, scrive il corrispondente del quotidiano francese. “L'ex presidente si è aggrappato alle sue invettive” di fronte “alla “marxista” Kamala Harris” che “ha destabilizzato il miliardario come raramente è successo dal suo ingresso in politica nel 2015”. Tanto che Trump, dopo la trasmissione del dibattito, “si è sentito obbligato a incontrare la stampa, per difendere la sua prestazione. Kamala Harris, con totale fiducia, si è detta pronta per un altro dibattito”.
Secondo il belga Le Soir “Harris ha dimostrato di essere un’adulta responsabile di fronte a un bambino turbolento” scrive Dominique Simonnet, secondo cui l’attuale vicepresidente ha dimostrato di avere uno standing “presidenziale” contro “un Trump arrabbiato ed egocentrico”.
Un Trump che su X scrive: “è stato il mio miglior dibattito di sempre. Soprattutto perché è stato un tre contro uno”. A contrastarlo, oltre ad Harris, sarebbero stati i due moderatori Abc che per i 90 minuti di dibattito hanno verificato le affermazioni dell’ex presidente. (m.c.\aise)