Urso apre i lavori del G7 Industria a Verona

VERONA\ aise\ - "Growing together". È questo il filo rosso che caratterizza la prima riunione ministeriale del G7 sotto la presidenza italiana, sui temi dell’industria, iniziata oggi a Verona, al palazzo della Gran Guardia, e presieduta dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
In un’epoca di grandi cambiamenti, tecnologici e geopolitici, il G7 Industria – che proseguirà domani a Trento – sarà focalizzato sui temi più sfidanti per le imprese, chiamate ad affrontare e vincere la duplice transizione green e digitale.
I partner del G7 Industria saranno chiamati a riflettere sulla necessità di far convergere le politiche industriali in questa fase delicata dell’agenda internazionale.
Ad aprire i lavori del G7 “Industria, tecnologia e digitale” è stato il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, evidenziando come sia fondamentale, oggi piú che mai, discutere e confrontarsi con le imprese sulla competitivitá e quindi sullo sviluppo dei Paesi.
Per questo i lavori sono iniziati con una novità, la relazione che il presidente del B7 Emma Marcegaglia, past president di Confindustria, ha fatto a nome dei suoi colleghi delle altre sei associazioni di impresa dei Paesi che si sono riuniti "per confrontarsi - ha chiarito il Ministro - loro che sono gli attori dell'economia nei nostri Paesi, sulle tematiche che sono oggetto del nostro G7 sull'industria e le tecnologie". È importante infatti che le imprese, siano coinvolte nel processo per fornire, ha proseguito il Ministro "stimoli, proposte e se lo ritengono anche critiche su quello che noi abbiamo fatto nei nostri vertici precedenti".
Alla due-gironi partecipano, oltre al ministro Urso, François-Philippe Champagne, ministro dell’innovazione, della scienza e dell’industria del Canada; Robert Habeck, vice cancelliere e ministro dell’economia e dell’azione climatica della Germania; Taku Ishii, viceministro dell’economia, del commercio e dell’industria del Giappone, insieme al connazionale Junji Hasegawa, viceministro degli affari interni e delle comunicazioni; Michelle Donelan, segretario di Stato per la scienza, innovazione e tecnologia del Regno Unito; Marina Ferrari, segretario di Stato per il digitale della Francia; Zoe Baird, Senior Counselor per l’AI e dello sviluppo dell’occupazione del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti d’America; Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione Europea.
Tre le aree di discussione proposte dall’Italia: applicazione dell’Intelligenza Artificiale e delle tecnologie emergenti al tessuto industriale; sicurezza e resilienza delle catene di approvvigionamento e delle reti; sviluppo digitale sostenibile e inclusivo a livello globale, con un focus sull’Africa, in linea con il Piano Mattei. (aise)