Il sottosegretario Silli a Buenos Aires per la conferenza annuale del CEAL

BUENOS AIRES\ aise\ - Nel quadro della missione del vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, in Argentina, il sottosegretario Giorgio Silli è intervenuto ieri, 9 ottobre, alla Conferenza annuale del Consejo Empresarial de America Latina (CEAL), istanza che raggruppa i principali imprenditori e uomini d’affari del Sud e Centro America, riunita a Buenos Aires dall’8 al 10 ottobre.
“Sono qui oggi per celebrare i profondi legami che uniscono Italia e la regione dell’America Latina e dei Caraibi”, ha affermato Silli nel suo intervento, aggiungendo che ”il rilancio dei rapporti a 360° con l’America Latina e con i Caraibi figura tra i punti più rilevanti dell’agenda internazionale del Governo italiano ed è corroborato, in maniera strutturale, dalla “diplomazia della crescita”, affidata al coordinamento del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e finalizzata ad incrementare la proiezione del mondo imprenditoriale italiano all’estero e a favorire sinergie e collaborazioni virtuose su scala internazionale”.
Il sottosegretario ha inoltre sottolineato come i “Paesi delle regioni latinoamericana e caraibica sono per l’Italia – e non da oggi – interlocutori chiave e con essi condividiamo valori e interessi, alimentati da profondi legami di carattere storico, politico, sociale, economico e culturale, rafforzati dalla presenza di numerose collettività italiane in America Latina e di apprezzate comunità latinoamericane in Italia. Quello che ci lega”, ha proseguito Silli, “è un partenariato strategico a tutto tondo, che affonda le sue radici nel passato, ma che trova nel presente un nuovo impulso, soprattutto nella sua dimensione economico-commerciale”.
Il sottosegretario ha concluso il suo intervento osservando che tra l’Italia, il suo sistema produttivo e l’area latinoamericana “esiste un partenariato solido, che presenta al contempo ancora immense potenzialità e spazi di collaborazione in diversi settori, da quelli più tradizionali a quelli più innovativi, quali la transizione digitale, la transizione energetica, la tutela dell’ambiente e l’economia circolare, il contrasto al cambiamento climatico e la salute”. (aise)