In Italia 14 piccoli pazienti oncologici palestinesi

ROMA\ aise\ - “L’Italia è ancora una volta protagonista di pace e dialogo”. Così il Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, che ieri sera ha accolto all’aeroporto di Ciampino 14 piccoli pazienti oncologici evacuati da Gaza per ricevere cure in Italia.
“Frutto di un lavoro di squadra tra Ministero degli Esteri, Difesa e Protezione civile”, l’evacuazione ha riguardato 45 persone, tra bambini e loro accompagnatori.
“Vogliamo continuare ad essere vicini alle popolazioni che hanno sofferto gli orrori della guerra”, ha aggiunto Tajani. “L’impegno umanitario della politica estera italiana è un tassello del grande mosaico per la ricostruzione della Striscia di Gaza. Ogni bambino che cureremo sarà un monito in favore di una pace stabile e duratura. Per una diplomazia fatta di solidarietà che restituisca la speranza ai più fragili e agli indifesi”.
Bambini e accompagnatori sono arrivati in Italia con un volo speciale dell’Aeronautica Militare decollato dall’Egitto. I piccoli pazienti, segnalati dall’OMS attraverso il Meccanismo europeo di Protezione Civile, sono stati accolti prima della partenza dall'Ospedale italiano "Umberto I" del Cairo che ha svolto un ruolo fondamentale per il primo screening e per garantire assistenza prima del trasporto.
L’Italia, ha evidenziato il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, “continua a dimostrare con i fatti il proprio impegno umanitario. Ancora una volta, stiamo facendo tutto il possibile per alleviare le sofferenze della popolazione civile di Gaza, con un’azione concreta e tempestiva. Ogni bambino che portiamo in Italia è un segno di speranza, un impegno per la vita e per il futuro. Voglio esprimere la mia profonda gratitudine a tutto il personale della Difesa, al MAECI, alla Protezione Civile e agli operatori sanitari che hanno reso possibile questa operazione complessa e delicata. L’Italia conferma il proprio ruolo di Paese che aiuta, sostiene e protegge chi si trova in difficoltà”.
I piccoli pazienti saranno curati al Bambino Gesù e all’Umberto I di Roma; al Meyer di Firenze; al Niguarda di Milano; al Papa Giovanni XXIII di Bergamo; al Regina Margherita di Torino; agli Ospedali Civili di Brescia e nell’Azienda ospedaliera Università di Padova.
Ad accogliere i pazienti all’aeroporto romano anche il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, la Rettrice della Sapienza Antonella Polimeni e il Direttore generale del Policlinico Umberto I Fabrizio d’Alba.
“È in momenti come questo che la missione civile dell’università si esprime a pieno, ed è un onore per me sapere che le nostre professionalità sono in prima linea a sostenere le popolazioni duramente colpite nel corso dei conflitti”, ha sottolineato la Rettrice della Sapienza Antonella Polimeni. “I bambini, che hanno bisogno di terapie oncologiche urgenti, saranno presi in cura dai medici della Clinica pediatrica e saranno affiancati da mediatori linguistici e culturali del nostro Ateneo, per agevolare quanto più possibile la loro permanenza in questo nuovo contesto e durante un percorso di cura comunque difficile”.
Una delegazione della Sapienza, partita lo scorso 6 febbraio per la città di Ashdod nell’ambito dell’iniziativa “Food for Gaza”, aveva condotto una ricognizione sul territorio dei bisogni più urgenti e di azioni mirate a favore della popolazione materno infantile del territorio.
Dopo Roma, il volo ha proseguito per Milano e poi fatto rientro su Pisa.
Saranno cinque i bambini che saranno curati negli ospedali della Lombardia. I minori, che atterreranno nella tarda serata all'aeroporto di Linate dopo uno scalo in quello di Ciampino, rimarranno ricoverati ed ospitati in strutture del Sistema Sanitario Regionale sino a quando saranno in condizione di tornare a casa. Grazie a un'importante operazione di solidarietà e coordinamento tra il sistema sanitario regionale, il Ministero degli Affari Esteri, il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i piccoli potranno finalmente ricevere quelle cure che non avrebbero potuto avere nel loro Paese.
"Regione Lombardia - ha affermato l'assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso - ha subito dato ogni tipo di disponibilità per accogliere e curare questi bambini colpiti dalla tragedia della guerra e dalla difficoltà della malattia. Come affermato dal presidente Mattarella, l’Italia è un Paese accogliente e aperto e qui nessuno è straniero. La salvaguardia della salute di ogni persona - ha concluso Bertolaso - è il principio che ci guida sempre, non solo per casi particolari come questi ma anche nella gestione quotidiana dell’assistenza sanitaria”.
I bambini sono stati accolti da un team di professionisti composto da medici, infermieri e soccorritori, oltre che da un mediatore culturale di lingua araba. (aise)