“L'innovazione che parla italiano”: sesta edizione per il bando Maeci
ROMA\ aise\ - Nasce come riconoscimento dell'alto valore innovativo di start-up tecnologiche che, fondate da cittadini italiani, operino all'estero il Premio "L'innovazione che parla italiano", per il quale è stato pubblicato il nuovo bando.
Giunto alla sesta edizione il premio è promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale - Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese e da PNICube, associazione italiana degli incubatori universitari e delle business plan competition accademiche.
L'invito a presentare candidature è rivolto a soci fondatori di start-up che operino all’estero.
Il premio, che consisterà in una medaglia e in un diploma del Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, verrà conferito alla start-up vincitrice in occasione della prossima edizione della Conferenza degli Addetti Scientifici, che avrà luogo nel 2025 alla presenza del ministro degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale.
Possono candidarsi al Premio soci fondatori di start-up tecnologiche che siano in possesso di tre precisi requisiti: avere la cittadinanza italiana; essere in possesso di un titolo di studio di livello universitario, e aver seguito almeno parte del proprio percorso di studi (universitari o post-universitari) in Italia; ed essere socio fondatore o co-fondatore di una Startup innovativa e con significativa caratterizzazione tecnologica, fondata da massimo 5 anni in un Paese estero.
Il termine ultimo per la presentazione delle domande è fissato al 7 gennaio 2025. Entro e non oltre quella data le candidature dovranno essere inviate in unico file pdf all’indirizzo di posta elettronica dell’Ambasciata italiana presente nel Paese in cui è stata fondata la start-up.
La procedura di valutazione delle domande sarà coordinata dalla Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese della Farnesina, Ufficio IX - Politiche e attività bilaterali per l'internazionalizzazione della ricerca scientifica e tecnologica e dell'innovazione, in collaborazione con l'Associazione PNICube degli incubatori universitari.
La selezione finale, che individuerà li vincitore, verrà effettuata in Italia da un Comitato tecnico costituito da investitori, imprenditori ed esperti, in rappresentanza di PNICube oltre a rappresentanti del MAECI.
La start-up tecnologica di riferimento dovrà dimostrare di possedere un significativo potenziale di innovazione, con riferimento allo stato dell'arte sia nel Paese ospitante, sia a livello internazionale.
I criteri di valutazione rilevanti saranno in particolare: la crescita registrata in termini economici, di raccolta di capitali di rischio ed occupazionale; il vantaggio competitivo dimostrato dalla start-up; il contenuto tecnico-scientifico e il grado dell'innovazione proposta al mercato; il profilo e le attività della start-up rispetto alla responsabilità sociale; il livello del contributo fornito dal candidato alla nascita e alla crescita della start-up; le ricadute già ottenute, o potenziali, sulla crescita socioeconomica dell'Italia. (aise)