L'Italia condanna la nuova operazione israeliana mentre aviolancia i primi aiuti

ROMA\ aise\ - Per la prima volta dall’inizio delle operazioni militari dell’esercito israeliano in Cisgiordania e contro la popolazione civile della Striscia di Gaza, l’Italia ha messo nero su bianco, insieme ad altri 8 paesi, una condanna ferma del nuovo obiettivo militare di Tel Aviv, prendere il controllo di tutta Gaza. Una volontà, quella del Governo israeliano, che è andata oltre alle condanne internazionali, compresa quella del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Netanyahu tira dritto essendo riuscito ad approvare il suo piano di invasione a Gaza City. Nel frattempo, l'Italia nel weekend ha iniziato le operazioni “Solidarity Path Operation”, aviolanciando i primi aiuti umanitari.
Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha dunque firmato una dichiarazione congiunta con i Ministri degli Esteri di Australia, Austria, Canada, Francia, Germania, Norvegia, Nuova Zelanda e Regno Unito per "respingere con forza" la decisione del Gabinetto di Sicurezza israeliano dell’8 agosto scorso di lanciare un’ulteriore operazione militare su larga scala sulla Striscia di Gaza, dove perdura una catastrofe umanitaria totale.
Il Ministro degli Esteri, insieme ai suoi omologhi, ha quindi voluto ribadire la necessità di un "cessate il fuoco immediato e permanente", che consenta anche la fornitura di un’adeguata assistenza umanitaria per i civili di Gaza ormai oltre lo stremo.
Nella dichiarazione, i Ministri hanno altresì ribadito una visione comune “a favore dell’attuazione di una soluzione a due Stati negoziata, quale unico modo per garantire che israeliani e palestinesi possano vivere fianco a fianco in pace, sicurezza e dignità”.
Nella mattinata di sabato è poi iniziata la seconda fase dell’iniziativa umanitaria “Solidarity Path Operation”, missione della Difesa italiana volta alla realizzazione di un ponte aereo tra la Giordania e la Striscia di Gaza con l’obiettivo di garantire la consegna di aiuti umanitari vitali per la popolazione civile, duramente colpita dal protrarsi del conflitto.
Il primo aviolancio era carico di generi di prima necessità destinati alle aree più isolate e difficilmente raggiungibili della Striscia. L’intera operazione è stata concepita dallo Stato Maggiore della Difesa che tramite il Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), in stretta collaborazione con la Royal Air Force giordana e con l’impegno congiunto dell’Esercito Italiano e dell’Aeronautica Militare, ha coordinato e diretto l'operazione.
Le missioni stanno poi proseguendo in queste ore con ulteriori aviolanci, fino alla completa distribuzione degli aiuti forniti dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e da altri donor italiani.
"L’Italia conferma la propria volontà di rispondere in modo concreto all’emergenza umanitaria in atto con un approccio integrato, interforze e interistituzionale", ha spiegato il Ministero della Difesa, definendosi "sempre pronta e disponibile quando c'è da portare speranza e soccorrere chi ne ha più bisogno".
Con questa operazione, il Ministro Crosetto ha spiegato che il suo impegno a favore delle popolazioni civili colpite dalla guerra "contribuiscono a ridurre le sofferenze e a salvare vite umane".
L'obiettivo della missione è duplice: "intervenire con tempestività per alleviare l’emergenza e continuare a sostenere lo sforzo politico e diplomatico per un cessate il fuoco duraturo, condizione imprescindibile per l’unica pace possibile, nel rispetto del principio di due popoli, due Stati. Anche questo è il compito della Difesa - ha concluso infine il Ministro -: proteggere, curare, ricostruire, mettendo le proprie capacità e competenze al servizio dell’Italia e della comunità internazionale. È ciò che ogni giorno fanno, con dedizione e professionalità, le donne e gli uomini in uniforme, ovunque siano chiamati a operare".
“Solidarity Path Operation 2” si inserisce nel quadro della più ampia Operazione “Levante”, attivata dalla Difesa italiana sin dalle prime fasi della crisi umanitaria.
Nei prossimi giorni sono ancora in proramma delle nuove (aise)