Tajani al telefono con i ministri di Canada, Qatar e Egitto: massima pressione per la tregua a Gaza

ROMA\ aise\ - Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha avuto ieri una serie di contatti telefonici sul tema della tregua a Gaza.
Tajani ha sentito la ministra degli Esteri del Canada, Anita Anand, presidente di turno del G7, il primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar, Sheik Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, e il ministro degli Esteri dell’Egitto, Badr Abdelatty.
Tajani ha confermato “l’impegno totale dell’Italia affinché cessino al più presto le operazioni militari a Gaza. I colleghi”, ha riferito il ministro, “mi hanno aggiornato innanzitutto sulle azioni a supporto della tregua che sosteniamo con i governi alleati del G7, e poi direttamente sullo stato del negoziato fra Israele e Hamas”.
“È un momento delicatissimo”, ha osservato Tajani: “per mesi il negoziato è andato avanti senza portarci a risultati perché fino ad oggi hanno prevalso le posizioni più estremistiche. Vanno fermati gli attacchi che coinvolgono i civili palestinesi”, ha detto, “vanno liberati gli ostaggi israeliani, bisogna consolidare un cessate il fuoco e riaprire la Striscia agli aiuti umanitari e sanitari. La mediazione di Stati Uniti, Egitto e Qatar deve avere successo”, ha aggiunto, assicurando che “l’Italia farà tutto il necessario nel G7 e nella Ue per sostenere questa mediazione”.
Per il nostro Paese, ha spiegato ancora Tajani, la possibilità di un primo cessate-il-fuoco di 60 giorni “è un passaggio decisivo che non può essere mancato per nessun motivo. Nessuna delle parti può aggirare questo passaggio, su questo il nostro sostegno in particolare alle proposte dell’Amministrazione americana è chiaro e deciso”, ha confermato.
Con i ministri arabi Tajani ha discusso delle iniziative concrete che l’Italia potrà svolgere con tutti i suoi partner mediterranei e delle azioni umanitarie che dovranno partire immediatamente appena verranno riaperti i valichi da parte israeliana. (aise)