“Madrid città dantesca: percorsi presenti e futuri” nel Dantedì

MADRID\ aise\ - Nel 2021, per celebrare Dante Alighieri a 700 anni dalla morte, università, istituzioni culturali e associazioni italiane e spagnole si sono unite con l’obiettivo di creare un programma comune di eventi che hanno trasformato Madrid in una vera “città dantesca”. Questa unione di forze e di intenti è stata ispiratrice di ricerche e di nuove pubblicazioni intorno alla figura del Sommo Poeta, figura fondamentale della nostra comune identità europea.
Domani, 24 marzo, in occasione del Dantedì, alle 17, l’IIC Madrid ospiterà la tavola rotonda “Madrid città dantesca: percorsi presenti e futuri”, in cui verranno presentati gli esiti di questo ricco anno di cultura italiana: i percorsi della ricerca e le prospettive future, le novità e le soprese che ci attendono ad ogni nuova lettura di Dante.
La direttrice dell’IIC Marialuisa Pappalardo modererà un incontro tra alcuni dei più autorevoli studiosi, che con hanno animato “Madrid città/ciudad dantesca” durante il 2021: i docenti di Italianistica dell’Universidad Complutense di Madrid, Juan Varela-Portas de Orduña, Chiara Cappuccio, Carlotta Cattermole e Chiara Giordano, insieme a Valerio Rocco Lozano, direttore del Círculo de Bellas Artes di Madrid.
Sempre in occasione al Dantedì, Sala de Bóvedas della Casa de la Panadería di Madrid ospiterà da domani e sino al 19 aprile la mostra “Il prezioso cammino di Dante – La Divina Commedia nei gioielli di Percossi Papi”, organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia e l’Ayuntamiento di Madrid.
La mostra presenterà opere provenienti dall’atelier dell’illustre gioielliere italiano Diego Percossi Papi, che rende così omaggio al Sommo Poeta raccontando con preziosi gioielli e oggetti d’arte il percorso dell’Alighieri nella Divina Commedia. Caronte, il Minotauro e le Erinni introducono l’Inferno in forme inquietanti e ricchissime. Nel Purgatorio l’invidia, l’ira e l’avarizia rappresentano i più temuti peccati capitali, mentre il Paradiso risplende di gioielli, di miniature e di luce. Installazioni artistiche e creazioni preziose insieme contemporanee e antiche vogliono sottolineare l’assoluta attualità di quest’opera letteraria. “L’immaginazione di Dante è visiva” scriveva Thomas Stearns Eliot e, in effetti, Diego Percossi Papi ha saputo visualizzare e materializzare con grande maestria l’immaginazione dello scrittore attraverso la sua arte, dando vita a un avvincente dialogo tra gioielleria e letteratura. I pezzi, le installazioni e gli elementi fotografici interpretano a modo loro gli eventi, i protagonisti e le metafore descritte da Dante nel corso dell’opera. (aise)