“Voice Portraits: Torneranno le sere… La voce della poesia italiana”: l’arte sinestetica di Giovanna Iorio in mostra all’IIC di San Francisco

SAN FRANCISCO\ aise\ - Sarà inaugurata il 21 marzo nei locali dell’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco la mostra multimediale “Voice Portraits: Torneranno le sere… La voce della poesia italiana”, una mostra d’arte sinestetica a cura di Giovanna Iorio. Saranno presenti Olivia E. Sears e Julia Nelsen e per l’occasione si terrà la lettura di una selezione delle loro traduzioni di poeti italiani contemporanei del XX e XXI secolo che faranno parte della mostra.
Il titolo scelto per la mostra, organizzata dallo stesso IIC, si ispira all’omonima poesia di Alfonso Gatto, che con il suo incipit “Torneranno le sere a intiepidire nell’azzurro le piazze” infonde speranza in un futuro che è ritorno al passato più caro e allo stesso tempo introduce una splendida sinestesia, chiave di lettura della mostra stessa.
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 31 maggio, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 16:30, su appuntamento.
Negli spazi dell’Istituto saranno esposti i ritratti delle voci di diciassette grandi poeti e poetesse italiani del Novecento presenti nell’Archivio Poetry Sound Library: Giuseppe Ungaretti, Pier Paolo Pasolini, Edoardo Sanguineti, Alfonso Gatto, Giorgio Caproni, Franco Fortini, Sandro Penna, Alda Merini, ma anche poeti contemporanei quali Antonella Anedda, Carlo Bordini, Mariangela Gualtieri, Valerio Magrelli, Claudio Damiani, Mariapia Quintavalla, Lawrence Ferlinghetti, Patrizia Cavalli e Giovanna Frene.
I ritratti della voce sono spettrogrammi creati dall’artista multimediale Giovanna Iorio a partire dalla registrazione della voce del poeta che legge il suo componimento. Lo spettrogramma, spiega Iorio, “è l’impronta digitale di una voce”, “un grafico che fa visualizzare la voce”. “I colori sono il risultato di un complicato algoritmo che studia toni e sfumature. Poi ci sono anche scelte estetiche e rielaborazioni. Per fare un esempio: ogni voce entra in una specie di camera oscura in cui immergo i suoni. Il risultato è ogni volta spettacolare. I colori di uno spettrogramma fanno emergere tonalità calde o fredde. Quando trasformo un suono nel suo spettrogramma, continuo ad ascoltare il suono della voce, simile a un fiume che scorre”.
Accanto ad ogni ritratto il visitatore potrà ascoltare la voce originale dell’autore/autrice da cui il ritratto è stato generato. Le voci sono accompagnate dal testo originale in italiano e dalla traduzione in inglese dei testi poetici, un’occasione unica dunque per vivere intensamente attraverso immagine, voce e traduzione l’esperienza della più coinvolgente poesia italiana. La mostra celebra la voce del poeta e la sua eterna bellezza attraverso un’originalissima sinestesia di immagine, suono e parola. (aise)