A Roma conferito l'augustale ad insigni personalità dal Centro Studi Federico II - di Goffredo Palmerini

ROMA\ aise\ - Si è tenuto martedì 14 ottobre 2025, presso il Circolo Antico tiro a Volo di Roma, una Cena Diplomatica in onore dell’Ambasciatore d’Argentina in Italia, Marcelo Martin Giusto. All’evento è stato invitato a partecipare Giuseppe Di Franco, presidente del Centro Studi Federico II di Palermo. Nel corso della magnifica serata il Presidente Di Franco ha consegnato onorificenze del Centro Studi, così come deliberato dal Consiglio Direttivo e dal Comitato scientifico.
Alla Cena Diplomatica hanno partecipato 70 invitati, rigorosamente selezionati tra esponenti di primo piano del mondo economico, istituzionale e culturale. A fare gli onori di casa, con impeccabile grazia, Francesca Peruzy Pilo. La serata è stata aperta dagli interventi del giornalista Alberto Sichel e del Founder di Mediterranea, Giancarlo Sestini, che hanno dato il loro benvenuto agli ospiti, introducendo i temi al centro dell’incontro. A seguire, Leandro Salinardi, Capo Sezione Promozione degli Investimenti dell’Ambasciata argentina, ha illustrato le prospettive economiche del Paese, evidenziandone la stabilità attuale e le potenzialità. Tra gli ospiti, l’imprenditrice Anna Fendi, Andrea Benveduti, dirigente per gli Affari Pubblici e le Relazioni Istituzionali di Ansaldo Energia, Diana Battaggia, direttrice Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale UNIDO, Guido Citerni da Siena, Consigliere del Ministro Urso per le materie connesse con la banda ultra-larga e le nuove tecnologie e la Senatrice Lavinia Mennuni.
In particolare l’Augustale federiciano è stato tributato alle seguenti Personalità:
Marcelo Martin Giusto, Ambasciatore d’Argentina in Italia, che con la sua esperienza e professionalità? ha dato un eccezionale contributo alla diplomazia argentina e allo scambio di iniziative culturali rivolte alla promozione del soft power italiano e argentino a livello internazionale;
Marco Finelli, direttore della prestigiosa testata giornalistica nazionale “Gazzetta Diplomatica”, che con il suo lodevole e professionale impegno ha contribuito alla qualità e alla diffusione del giornalismo diplomatico;
Alessandra Di Legge, esperta di diritto costituzionale, per la sua brillante carriera professionale e per aver ricoperto vari ruoli istituzionali tra i quali anche quello presso l’ufficio legislativo a Palazzo Chigi. Cultore di diritto costituzionale presso la LUISS Guido Carli e l’Università Europea di Roma, la Dott.ssa Di Legge è Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Prima della consegna delle onorificenze, il Presidente del Centro Studi Federico II, Giuseppe Di Franco, ha così dichiarato nel suo breve intervento: “Porgo i miei più cordiali saluti a tutte le personalità, ai diplomatici, ai giornalisti presenti a questa iniziativa di alto livello culturale e diplomatico e ringrazio particolarmente il Circolo dell’Antico Tiro a volo e la Direzione della Cena Diplomatica per avermi invitato all’evento di questa serata. Il Centro Studi Federico II, oltre ad essere un’istituzione privata senza fini di lucro, ha tra i suoi scopi quello di promuovere i valori della cultura e del dialogo interculturale e multiculturale, di tolleranza e di apertura al mondo, valori questi senza i quali un multilateralismo, necessario per costruire ponti ideali tra i popoli, non potrebbe esistere né funzionare. La nostra istituzione affronta ogni anno una tematica diversa e si propone di volta in volta il raggiungimento di diversi obiettivi. Quest’anno (2025) il Centro studi ha scelto un tema riassunto dal seguente slogan: “Diplomazia e Interconnessione Culturale per la promozione del Soft Power, il fascino della cultura che unisce il mondo” con un programma di iniziative e progetti inaugurato a Vienna il 27 maggio presso la sede dell’Ambasciata Italiana, rappresentata da S.E. l’Ambasciatore Giovanni Pugliese ed in collaborazione con la quale abbiamo realizzato un evento culturale e diplomatico dedicato appunto alla Diplomazia culturale e al Soft power.
La Diplomazia Culturale e il Soft Power sono strumenti strategici per costruire influenza globale in un mondo sempre più interconnesso. L’Italia, con il suo ricco patrimonio culturale, ha un enorme potenziale per esercitare entrambi, ma deve investire anche in strategie moderne, come l’uso dei media digitali e la collaborazione con influencer culturali. Allo stesso modo, il Soft Power richiede coerenza tra i valori promossi e le azioni politiche per essere efficace. Entrambi i concetti, se ben gestiti, possono trasformare la cultura in un potente strumento di pace, cooperazione e influenza globale. In un’epoca di crescente competizione globale, la cultura può e deve essere una risorsa strategica. La diplomazia culturale non è un lusso, ma un investimento a lungo termine nella reputazione, nella sicurezza e nella prosperità di un Paese. Promuovere il soft power significa contribuire a un ordine internazionale più dialogico, aperto e cooperativo, dove l’influenza non si impone, ma si conquista. Concludo questo mio breve intervento con uno spazio che dedico alla consegna dell’Augustale, una prestigiosa onorificenza che il Centro Studi Federico II ha presentato lo scorso anno a Roma, presso il Circolo degli Esteri, e che viene assegnata ogni anno a Personalità di alto livello che si sono distinte per i loro meriti nel campo della diplomazia internazionale, del giornalismo, dell’arte, della cultura, della medicina e della ricerca scientifica.”
Il Presidente Giuseppe Di Franco ha quindi consegnato l’onorificenza alle Personalità insignite, con le rispettive motivazioni sopra riportate. L’Augustale federiciano - opera d’arte realizzata in ottone dorato dal M° scultore Mauro Gelardi in collaborazione con il M° fonditore Ettore Machì e rifinita dal M° argentiere Roberto Ventimiglia - riproduce la moneta aurea fatta coniare da Federico II nel 1231, in occasione del pacifico clima di rinascita a seguito della pace con gli infedeli e con il pontefice, e denominata appunto moneta della pace. È senza dubbio una delle monete più famose e più belle del Medioevo europeo. L’incisore dell’Augustale fu l’orafo messinese Balduino Pagano. (aise)