Rocco Bellantone presidente dell’Istituto Superiore di Sanità: il benvenuto del ministro Schillaci

ROMA\ aise\ - “Rivolgo al professor Bellantone i migliori auguri di buon lavoro certo che proseguirà l’impegno, già avviato in qualità di Commissario dell’Istituto, per una continua crescita e valorizzazione dell’Istituto Superiore di Sanità al fianco del Ministero della Salute, delle Regioni e dell’intero Servizio Sanitario Nazionale”. Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, annunciando la nomina di Rocco Bellantone a presidente dell’Istituto Superiore di Sanità.
La nomina è avvenuta con decreto del presidente del Consiglio del 19 dicembre 2023, su proposta dello stesso ministro della Salute.
Già preside della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, Bellantone ha svolto il ruolo di Commissario Straordinario dell’Istituto Superiore di Sanità da settembre 2023, prima della nomina a presidente.
Ringraziando il ministro Schillaci per aver proposto la sua candidatura, Bellantone ha vissuto il suo “lavoro clinico senza mai separarlo dal lavoro di ricerca ed è per questo che la direzione di un Istituto in cui la ricerca è pensata al servizio del malato e, contemporaneamente, alla tutela della salute pubblica, rappresenta per me un grande onore”.
“Ho avuto modo in questi mesi di apprezzare il bagaglio umano e professionale di tutte le componenti dell’Istituto, da quelle della ricerca a quelle amministrative e tecniche, ed è mia intenzione camminare insieme a loro per valorizzare e potenziare il suo ruolo di supporto al Servizio Sanitario Nazionale”, ha annunciato Bellantone, che si è poi augurato di “lavorare in piena collaborazione e sintonia anche con le componenti del Servizio Sanitario Nazionale, in primis con le Regioni, nodo essenziale di una rete sanitaria capace di garantire equità nell’accesso alle cure, presupposto fondamentale di ogni sistema democratico che mette al centro i bisogni dell’uomo”.
Infine l’auspicio di “poter collaborare con tutte le istituzioni, da quelle politiche a quelle sanitarie alle Università, per promuovere modelli di prevenzione e di tutela della salute in grado di assicurare la sostenibilità di un sistema sanitario solidale, per il quale serve il sostegno di tutti, cittadini compresi”, ha concluso. (aise)