Via libera definitivo alla riforma della Giustizia

ROMA\ aise\ - Con 112 voti favorevoli, 59 contrari e nove astensioni, il Senato ha approvato in via definitiva il ddl costituzionale sulla separazione delle carriere della magistratura giudicante e requirente (Norme in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare). La riforma sarà ora sottoposta a referendum confermativo.
La riforma modifica vari articoli della Costituzione, prevedendo la creazione di due distinti Consigli superiori della magistratura, rispettivamente per la carriera giudicante e per quella requirente, entrambi presieduti dal Presidente della Repubblica. I membri dei Consigli saranno in parte sorteggiati tra magistrati e tra professori e avvocati di lunga esperienza, per garantire equilibrio e imparzialità. L'Alta corte disciplinare, composta da 15 giudici, avrà competenza esclusiva sulle sanzioni nei confronti dei magistrati e funzionerà con doppio grado di giudizio interno Le norme definiscono composizione, durata, incompatibilità e procedura dei nuovi organi. Il testo include modifiche di coordinamento agli articoli 106, 107 e 110 della Costituzione e disposizioni transitorie per l'adeguamento della legislazione ordinaria entro un anno dall'entrata in vigore.
Per la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, l’approvazione della riforma segna un “traguardo storico”. Con il via libera definitivo al ddl, scrive la Premier su X, “compiamo un passo importante verso un sistema più efficiente, equilibrato e vicino ai cittadini. Un traguardo storico e un impegno concreto mantenuto a favore degli italiani”.
“Governo e Parlamento hanno fatto la loro parte, lavorando con serietà e visione. Ora la parola passerà ai cittadini, che saranno chiamati ad esprimersi attraverso il referendum confermativo”, conclude Meloni. “L’Italia prosegue il suo cammino di rinnovamento, per il bene della Nazione e dei suoi cittadini. Perché un’Italia più giusta è anche un’Italia più forte”. (aise)