“Dalí. Rivoluzione e Tradizione” in mostra a Roma

Autoritratto con il collo di Raffaello (dettaglio), 1921 circa © Salvador Dalí, Fundació Gala-Salvador Dalí, Roma, 2025

ROMA\ aise\ - Fino al 1° febbraio 2026 Palazzo Cipolla a Roma ospiterà la mostra “Dalí. Rivoluzione e Tradizione”: più di sessanta le opere che - tra dipinti, disegni, documenti e materiali audiovisivi - portano al Museo del Corso della Capitale l’universo visionario di Salvador Dalí (1904–1989), genio irriverente e maestro assoluto del Novecento.
La mostra è promossa dalla Fondazione Roma, in collaborazione con la Fundació Gala-Salvador Dalí, con il supporto organizzativo di MondoMostre e il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna in Italia.
“Dalí. Rivoluzione e Tradizione” si inserisce nel quadro delle attività culturali di Fondazione Roma, che ha voluto donare alla città un’istituzione museale a tutto tondo, mettendo al centro il visitatore e ispirandosi a valori fondamentali come inclusione, impegno per il territorio e promozione culturale. Dopo il grande successo della mostra dedicata a Picasso, nelle sale di Palazzo Cipolla si apre una nuova grande esposizione di portata internazionale dedicata al genio di Salvador Dalí, in continuità artistica e programmatica con il percorso dedicato ai grandi artisti internazionali.
La mostra è inoltre accompagnata da un public program, con incontri e conferenze che vedranno la partecipazione di importanti studiosi e curatori, tra cui Lucia Moni con una curatorial lecture, Victoria Noel Johnson insieme al professor Claudio Strinati con un approfondimento sul rapporto Dalí, Picasso e i maestri del passato, e Carme Ruiz González in conversazione con Vincenzo Napolano sul legame tra Dalí e la scienza.
“Con Dalí. Rivoluzione e Tradizione Fondazione Roma - sostiene il Presidente Franco Parasassi - conferma il proprio impegno nel promuovere la cultura come valore condiviso e motore di progresso civile per la comunità. Portare a Roma un progetto di tale respiro internazionale e di così insigne valore culturale rappresenta per noi motivo di orgoglio e testimonia la volontà di offrire ai cittadini e ai visitatori un’esperienza artistica di altissimo livello. Dopo il successo della mostra dedicata a Picasso, l’arrivo dell’universo creativo di Salvador Dalí a Palazzo Cipolla segna una ulteriore tappa nel percorso che la Fondazione dedica ai grandi protagonisti dell’arte mondiale e al dialogo tra innovazione e tradizione, mantenendo ferma la cifra specifica di tutte le proprie iniziative, anche espositive, che consiste nell’attenzione privilegiata affinché la cultura diventi patrimonio accessibile a tutti e strumento di promozione umana e sociale”.
“Attraverso il Museo del Corso – Polo museale, Fondazione Roma ha voluto creare un luogo aperto, inclusivo e dinamico, capace di connettere il territorio con la bellezza e l’arte”, aggiunge. “Ed è questo lo spirito che anima la mission del nostro spazio museale divenuto ormai un punto di riferimento per la vita culturale di Roma e luogo di incontro, partecipazione e bellezza condivisa”.
Sotto la direzione scientifica di Montse Aguer, Direttrice dei Musei Dalí, e la curatela di Carme Ruiz González e Lucia Moni, l’esposizione si configura come uno degli appuntamenti culturali più attesi della stagione autunnale, e apre in concomitanza con la ricorrenza del centenario dalla prima mostra personale dell’artista spagnolo.
Le opere provengono dalla Fundació Gala-Salvador Dalí, che ha collaborato al progetto con un nucleo straordinario di capolavori, e da alcuni dei più importanti musei internazionali e italiani: il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía e il Museo Nacional Thyssen-Bornemisza di Madrid, il Museu Picasso di Barcellona, le Gallerie degli Uffizi di Firenze.
“È per me un onore portare a Roma una mostra che invita il pubblico italiano e internazionale a riscoprire la forza creativa di un artista, Salvador Dalí, che ha saputo sfidare i limiti dell'arte e del pensiero. Dalla Fondazione Dalí ribadiamo il nostro impegno a proteggere e diffondere la sua opera con la stessa passione e libertà che hanno guidato tutta la sua carriera”, dichiara Jordi Mercader, Presidente della Fundació Gala-Salvador Dalí.
Aggiunge Montse Aguer, Direttrice dei Musei Dalí: “la mostra approfondisce l'evoluzione dell'opera e del pensiero di Salvador Dalí, ci apre nuove strade per comprendere meglio la sua creazione e ci avvicina a un pittore universalmente conosciuto che, allo stesso tempo, necessita di essere analizzato con maggiore profondità e nuovi punti di vista. Questa mostra ci presenta un Dalí che si è consacrato come un grande maestro dell'arte, al pari di Picasso, Velázquez, Vermeer, Raffaello”. (aise)