“Je m’appelle Olympia”: al PAC di Milano il progetto fotografico di Alice Guareschi

MILANO\ aise\ - La Project Room del PAC di Milano ospiterà sino al 15 settembre la serie fotografica Je m’appelle Olympia di Alice Guareschi, in una nuova installazione site-specific pensata appositamente per lo spazio.
Je m’appelle Olympia è un’azione per luci di sala eseguita da Alice Guareschi una volta sola, per un pubblico scelto di invitati, il 12 aprile 2012 all’Olympia Music Hall, l’iconico e leggendario teatro parigino.
Le 16 fotografie che compongono la serie in mostra sono state scattate lo stesso giorno, subito dopo l’attivazione dal vivo della coreografia luminosa nello spazio vuoto del teatro, che ha coinvolto tutte e tredici le piste di luci colorate integrate in modo permanente nell’architettura. Con inquadratura fissa, simile ma non identica, le immagini restituiscono una sequenza di diversi movimenti di luce all’interno della sala seguendo la precisa partitura originale composta dall’artista.
La serie fotografica diventa così una nuova sintesi dell’immagine-idea e dell’intenzione all’origine della performance: attivare un teatro senza alcuno spettacolo, suonarlo dal vivo, risvegliarne la memoria latente, la vita segreta sottratta allo sguardo dello spettatore. Scomponendo la durata dell’azione in fotogrammi che possono essere visti sia singolarmente sia nel loro insieme, la declinazione spaziale dell’opera permette ora di abbracciarne l’idea in un unico sguardo.
Accompagnano le immagini l’invito all’azione dal vivo e la partitura originale, punteggiata sui righi dai tempi e dai movimenti delle luci, che si sostituiscono alle note musicali in una complessa polifonia. In occasione della mostra, in collaborazione con il Cinema Beltrade di Milano, il 10 settembre l’artista realizzerà extra-muros un’azione performativa inedita, Live à l’Olympia, nuova pièce unique questa volta sonora, ulteriore passaggio nella sua ricerca sensibile alla potenza immaginifica della sottrazione e del fuoricampo.
Alice Guareschi (1976) vive e lavora a Milano. Laureata in filosofia con una tesi sul cinema sperimentale, articola la sua ricerca in formati e linguaggi differenti, come il video, la scultura, l’installazione site-specific e la parola scritta. Nel 2008 ha vinto la Borsa per la Giovane Arte Italiana del Castello di Rivoli, nel 2022 il bando di produzione PAC2021 promosso dalla DGCC del Ministero della Cultura. Ha partecipato a mostre in Italia e all’estero, esponendo in istituzioni pubbliche e private tra cui: Fondazione Re Rebaudengo, Torino; Palais de Tokyo, Parigi; Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea; MAMbo, Bologna; GAMeC, Bergamo; Mart, Rovereto; Palazzo delle Esposizioni, Roma; Dunkers Kulturhus, Helsingborg; Fondation d’Entreprise Ricard, Parigi; Villa Arson, Nizza; Galleria Alessandro De March, Milano; Galleria Sonia Rosso, Torino; Istituto Italiano di Cultura, Parigi; Microscope Gallery, Brooklyn; Galerie DREI, Colonia; Filmmaker Doc Festival, Milano; Impakt Festival, Utrecht; Italian Cinema London Festival; Milano Design Film Festival; Macro, Roma; Triennale, Milano; Museo MAN, Nuoro; Spazio Treccani Arte, Roma. (aise)