La fotografia di Nino Migliori arriva in Cina

TORINO\ aise\ - “La fotografia è racconto, è narrazione fatta da una persona che ha sentimenti, idee, idiosincrasie, passioni che necessariamente si riflettono nelle situazioni, nella realtà che sceglie di rappresentare e interpretare”. Sono le parole di Nino Migliori, 99 anni di cui 77 passati dietro la macchina fotografica, caposaldo della fotografia italiana, nonché uno dei volti più autorevoli sulla scena internazionale.
Per celebrare il lavoro dell’artista che ha contribuito a scrivere con la luce un pezzo della storia del nostro Paese ed è entrato a far parte dell’immaginario collettivo attraverso scatti iconici ed esemplari, Fondazione Garuzzo ha ideato una mostra che per la prima volta porta l’opera dell’autore bolognese in Cina.
Nino Migliori: una storia della fotografia italiana” è il titolo dell’esposizione, a cura di Alessandro Carrer e Clemente Miccichè, in programma dal 7 marzo al 20 aprile all’Art Museum di Xi’an, uno dei più grandi spazi destinati ad ospitare arte contemporanea in Cina che accoglie quasi un milione di visitatori ogni anno, e farà parte della rassegna internazionale che celebra i 15 anni dalla nascita del museo. Successivamente, la mostra verrà esposta nella capitale cinese, a Pechino.
Prima grande retrospettiva del fotografo bolognese in Cina, il progetto è realizzato grazie alla collaborazione tra Fondazione Garuzzo - che dal 2005 si occupa di valorizzare l’arte contemporanea italiana nel mondo - e Fondazione Nino Migliori - impegnata nella tutela del profilo e dell'identità artistica del fotografo - ed è stato reso possibile grazie ai decennali rapporti di Fondazione Garuzzo con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Ambasciata d’Italia in Cina, l’Istituto Italiano di Cultura di Pechino e le istituzioni cinesi.
A Xi’an, una delle metropoli più celebri e visitate del Paese grazie alle molteplici architetture storiche e al millenario esercito di terracotta, la mostra “Nino Migliori: una storia della fotografia italiana” porterà 194 opere che abbracciano larga parte della carriera dell’autore, dagli esordi ai giorni nostri, dalle serie “realiste”, passando per le sperimentazioni e le ricerche connesse all’Informale europeo, fino agli esiti più recenti.
Il fotografo bolognese, alchimista dell’immagine con una profonda e radicata fede nell’etica antica della fotografia, ha contribuito con la sua opera a spingere sempre più a fondo le possibilità espressive del linguaggio fotografico, mostrandone tutte le sfaccettature attraverso una prolifica e stupefacente ricerca. I suoi lavori sono da sempre il frutto di una costante e continua riflessione sulla fotografia, tanto dal punto di vista tecnico che da quello teorico, con risultati innovativi e sperimentali che hanno cambiato nel corso del tempo l’idea e le potenzialità stesse del mezzo fotografico. Anche le immagini considerate “sperimentali” sono frutto di una serie di tecniche spesso ideate dallo stesso Migliori con incredibili risultati, in cui il gesto dell’autore e la materia sono predominanti rispetto all’immagine.
In settantasette anni di carriera, Nino Migliori ha perpetuamente sconfinato tra fotografia e arte, scrivendo con le sue opere un vero e proprio poema dell’umanità, e firmando quello che può senza dubbio essere considerato uno dei percorsi più dinamici e interessanti dell’intera cultura fotografica occidentale.
Fondazione Garuzzo, ente culturale senza fini di lucro con sede a Torino, nasce nel 2005 da un’idea di Rosalba e Giorgio Garuzzo con l’impegno di contribuire alla conoscenza e alla valorizzazione dell’arte contemporanea italiana attraverso la realizzazione di mostre di carattere nazionale e internazionale, scambi tra Paesi, residenze, premi, e progetti destinati a promuovere il lavoro di maestri, artisti giovani ed emergenti. Oltre 1000 opere esposte in 19 Paesi in tutto il mondo, 500 gli artisti raccontati e 13 i premi internazionali assegnati a 47 giovani: sono questi i numeri della Fondazione Garuzzo che quotidianamente lavora con impegno e passione per dare valore all’arte e gli artisti del nostro Paese. La Fondazione sviluppa partnership e collabora con tutti i soggetti istituzionali che diffondono la cultura italiana nel mondo, in particolare il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Ministero della Cultura. Ha sviluppato rapporti culturali con l’Oriente e con la Cina grazie alla realizzazione di numerose mostre congiunte e alla firma di accordi pluriennali che l’hanno portata a far parte, dal 2017, dell’ente intergovernativo Forum Culturale Italia – Cina e, dal 2019, della piattaforma Silk Road International Alliance of Art Museums and Galleries. (aise)