Pordenonelegge si presenta a Bruxelles

BRUXELLES\ aise\ - Pordenonelegge si presenta a Bruxelles e sarà la sala dedicata ad Altiero Spinelli nella sede del Parlamento europeo a ospitare l’evento domani, mercoledì 2 luglio, a partire dalle ore 11.
La rassegna, la 26^, in programma dal 17 al 21 settembre prossimi. presenterà il suo percorso centrale e caratterizzante per il 2025, dedicato all'Europa: un filo rosso che attraverserà il programma di incontri e dialoghi del festival, “per riverberarsi”, ha anticipato il presidente di Fondazione Pordenonelegge, Michelangelo Agrusti, “nel centro storico della città, con un magnifico colpo d'occhio per il pubblico di pordenonelegge e i visitatori in arrivo dall'Italia e dall'estero. Una dedica all’Europa che siamo fieri di presentare a Bruxelles, ospiti di un'istituzione che affronta sfide importanti per il futuro dei cittadini europei e di tutto il mondo”, ha aggiunto Agrusti, ringraziando il Parlamento Europeo per l’accoglienza e la presidente Roberta Metsola e l'europarlamentare Alessandro Ciriani, che interverranno alla presentazione. “In un contesto così delicato e cruciale pordenonelegge si conferma osservatorio focalizzato sulla più stretta attualità dei tempi che viviamo, stimolo di riflessione e dibattito intorno ai temi più urgenti, attraverso i libri”.
Con il presidente di Fondazione Pordenonelegge, Michelangelo Agrusti, e il direttore artistico della rassegna, Gian Mario Villalta, prenderanno parte alla presentazione di Bruxelles anche i curatori del festival Alberto Garlini e Valentina Gasparet e la direttrice di Fondazione Pordenonelegge.it, Michela Zin.
La presentazione di Bruxelles è idealmente parte del conto alla rovescia verso Pordenone 2027, Capitale italiana della Cultura. Come ha spiegato il direttore artistico Villalta, “Pordenone ha saputo dimostrare e affinare caratteristiche uniche nel panorama nazionale e ha fatto squadra efficacemente sul piano dell'impegno culturale. Una città – festival dove ci si riunisce intorno alla letteratura e alla poesia, così come ai fermenti culturali e alle novità del nostro tempo: intorno ai dialoghi che i libri innescano per leggere il mondo”. (aise)