Roma Codex: a Palazzo Esposizioni il ritratto collettivo della Roma di oggi negli scatti di Albert Watson

ROMA\ aise\ - Il 29 maggio ha aperto al pubblico a Palazzo Esposizioni Roma la più grande mostra fotografica mai realizzata in Italia dedicata al fotografo Albert Watson, tra i più iconici del nostro tempo.
La mostra intitolata “Roma Codex” è promossa da Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo, prodotta e organizzata da Azienda Speciale Palaexpo con Studio F.P. e curata da Clara Tosi Pamphili.
In programma sino al 3 agosto, la mostra offre uno sguardo fotografico potente e intuitivo sulla città di Roma, esplorata ben oltre i suoi stereotipi visivi.
Il fotografo, scozzese di nascita e newyorkese d’adozione, Albert Watson sfida le rappresentazioni convenzionali della Città eterna, delineando un racconto antropologico contemporaneo della sua essenza più autentica.
In oltre cinque decenni di carriera, dal 1970 ad oggi, Watson si è affermato come uno dei fotografi più influenti e prolifici a livello mondiale. Fondendo arte, moda e fotografia commerciale con una versatilità e profondità senza pari, ha creato icone che sono entrate nell’immaginario collettivo.
Roma Codex è un progetto nato da un'idea originale di Studio F.P. che insieme all'Azienda Speciale Palaexpo, ha curato e prodotto interamente il lavoro fotografico interpretato dal grande fotografo 'sir Albert Watson', seguendolo durante tutte le riprese, coordinando le location, i soggetti e contribuendo alla narrazione artistica e visiva del progetto. Si ringrazia il primo municipio di Roma Capitale per la collaborazione alla realizzazione del progetto.
Roma vissuta, non solo osservata
Per oltre due anni Albert Watson ha percorso Roma senza un itinerario prestabilito. Guidato dal ritmo della Città e catturandone l’energia tra i suoi volti, le sue architetture e i suoi movimenti, il fotografo ne ha rintracciato lo spirito più autentico per un’esplorazione fotografica della dialettica tra grandeur storica e vitalità quotidiana.
"Non ho voluto osservare Roma con idee preconcette o con la pressione di dover immortalare ciò che il pubblico si aspetta di vedere. La città trabocca di storia, ma io ero interessato a ciò che accade tra i monumenti, nell’energia delle sue strade, nei volti, nel movimento. Ho fotografato in modo istintivo, passando da scuole di danza a club underground, da studi d’artista a caffè notturni. Alcuni momenti erano pianificati, molti altri sono stati frutto del caso. È questa la magia di Roma: si svela, strato dopo strato, se si ha la pazienza di guardarla" - Albert Watson.
Tracciando un ritratto della Roma contemporanea, sospesa tra l’ingombro della sua storia e l’energia e avanguardia del presente, Albert Watson rifugge dall’ovvio. Roma Codex è un atlante stratificato dello spirito effervescente e pulsante della Città, un luogo in continua evoluzione sin dai tempi più remoti, crocevia di culture e mondi diversi.
La mostra presenta 200 fotografie in bianco e nero e a colori, spesso di grande formato, allestite nelle prime tre principali sale di Palazzo Esposizioni Roma. Le immagini sono disposte secondo una logica istintiva e non tematica, per riflettere una fruizione libera e contemporanea.
Nel vasto spazio espositivo, momenti umani intimi e spontanei sono accostati all’imponenza architettonica e storica della Città, in un gioco di rimandi tra Roma e coloro che la abitano e la definiscono.
Albert Watson abbatte le gerarchie: un ritratto, un paesaggio, un interno, un volto anonimo o una celebrità convivono con la stessa intensità narrativa.
Nel suo complesso Roma Codex offre una bussola visiva, al tempo stesso istintiva e meticolosa, per decifrare una città ricca di contrasti.
Tra i luoghi fotografati: il Colosseo, la Fontana di Trevi, l’Ara Pacis, il Foro Romano, Villa Medici, l’Altare della Patria, ma anche luoghi meno convenzionali come Cinecittà Studios, la Cripta dei Cappuccini, Campo de' Fiori, la Via Appia Antica, la Terrazza del Gianicolo, Porta Portese, il Parco Archeologico di Ostia Antica, il Jazz Image Festival, l’Imperial Circus.
La mostra è anche un omaggio al tessuto umano della città. Tra i protagonisti ritratti: Paolo Sorrentino, Valeria Golino, Luca Bigazzi, Luca Zingaretti, Isabella Ferrari, Benedetta Porcaroli, Riccardo Scamarcio, Celeste Della Porta, Kasia Smutniak, Saul Nanni, Pierfrancesco Favino, Toni Servillo, Roberto Bolle, Eleonora Abbagnato, Giuseppe Ducrot, Elisabetta Benassi, Pietro Ruffo, il Cardinale Silvano Maria Tomasi, il Gran Maestro dell’Ordine di Malta Giancarlo Giammetti.
Albert Watson è uno dei fotografi più influenti e riconoscibili degli ultimi 50 anni. Dal 1970 ha realizzato immagini diventate iconiche, fondendo arte, moda e fotografia commerciale.
I suoi ritratti di Alfred Hitchcock, Steve Jobs, Kate Moss, i paesaggi di Las Vegas e le nature morte dedicate a Tutankhamon fanno parte delle collezioni permanenti del Metropolitan Museum of Art, Getty Museum, Smithsonian, National Portrait Gallery. È stato insignito dell’Ordine dell’Impero britannico (OBE) e del Lifetime Achievement Award dalla Royal Photographic Society.
Le sue fotografie sono comparse su oltre cento copertine di Vogue e in campagne per Chanel, Prada, Levi’s, Gap, oltre che in manifesti di film come Kill Bill e Memorie di una Geisha. (aise)