“Shunga. Le pitture della primavera”: la mostra di Pizzi Cannella alla Mucciaccia Gallery di Roma

ROMA\ aise\ - S’inaugura venerdì 16 maggio e sarà aperta al pubblico sino al 12 luglio negli spazi della Mucciaccia Gallery Project di RomaShunga. Le pitture della primavera”, mostra personale di Piero Pizzi Cannella, a cura di Giulia Abate, che raccoglie tredici opere del grande maestro dell’arte contemporanea italiana ispirate agli shunga giapponesi.
Tra il XVII e il XIX secolo gli shunga erano illustrazioni e stampe che celebravano la vita e la libertà di amare, spiega la storica dell’arte Valentina Casacchia nel testo critico in catalogo Silvana Editoriale, che accompagna la mostra. Queste “immagini di primavera” - questa è la traduzione letterale di “shunga” - nascondevano un’intera filosofia dei sensi: un codice di bellezza e misura. Nati in Cina come Chūngōnghuà, “dipinti del Palazzo di Primavera”, erano visioni segrete custodite nei palazzi o nei libri di medicina, dove il sapere del corpo si mescolava all’arte di sedurre. La stagione dei sensi diventava spazio mentale, un altrove rarefatto, dove il desiderio era lieve, silenzioso, naturale come un fiore che sboccia.
Dal lusso degli antichi rotoli cinesi, dipinti a mano per aristocratici e letterati, queste immagini hanno viaggiato fino al Giappone, dove si sono “avvicinate” alla gente, entrando nelle stanze di tutti, dai soldati ai professori; negli armadietti delle cortigiane come piccole guide per allenare fantasie, pose e ritmi gentili. Diventano anche piccoli “amuleti” e portafortuna da viaggio.
Di questi gioielli dell’arte orientale, fragile e splendida, restano oggi pochissimi esemplari su carte. Piero Pizzi Cannella ne riproduce il fascino fuori dal tempo, attraverso una selezione di dieci lavori su carta e tre ceramiche realizzati tra il 2009 e il 2011. Una raccolta raffinata di opere che descrivono le figure degli amanti orientali con una delicatezza che lascia spazio all’immaginazione e con lo stile unico dell’artista.
La mostra è stata organizzata in collaborazione con l’Archivio Pizzi Cannella. (aise)