Al via a Roma il Festival della Diplomazia 2025

ROMA\ aise\ - Si è aperta oggi, 14 ottobre, a Roma la XVI edizione del Festival della Diplomazia, che sino al 24 ottobre affronterà il tema del costo dei principi nelle relazioni internazionali: quali sacrifici economici, politici e strategici sono richiesti per difendere un ordine mondiale basato su valori condivisi? È ancora possibile coniugare idealismo e realismo politico? E quali alternative si prospettano in un mondo in cui gli interessi nazionali sembrano prevalere su ogni altra considerazione?
Nel contesto odierno, caratterizzato da una crescente frammentazione dell’ordine globale e dal ritorno delle logiche di potenza, i principi e i valori che hanno guidato le relazioni internazionali nel secondo dopoguerra vengono messi a dura prova. Se per decenni la democrazia, i diritti umani, la giustizia e la solidarietà hanno rappresentato i pilastri di un sistema multilaterale imperfetto ma condiviso, oggi il loro mantenimento sembra sempre più gravoso. L’emergere di nuovi attori, la ridefinizione degli equilibri globali e la diffusa percezione che l’adesione a determinati principi imponga costi insostenibili pongono interrogativi cruciali sul futuro della governance internazionale.
I dibattiti del Festival della Diplomazia 2025 analizzeranno il contrasto tra gli ideali tradizionalmente considerati universali e le attuali dinamiche geopolitiche, con un focus sulle sfide che attori come l’Unione Europea, le Nazioni Unite e le democrazie liberali devono affrontare per preservare un modello di governance basato su regole e principi condivisi.
I GRANDI TEMI DEL FESTIVAL
Per strutturare il dibattito e approfondire le diverse dimensioni del problema, la XVI edizione del Festival si articolerà attorno a quattro macro-temi, ciascuno affrontato in una serie di panel e incontri con esperti, policy maker e accademici.
Il primo è “Il dilemma delle democrazie: valori o interesse nazionale?”. Le democrazie occidentali si trovano sempre più spesso di fronte a scelte difficili: difendere i propri principi fondativi o privilegiare il pragmatismo politico ed economico? Dai rapporti con le autocrazie alle scelte in materia di sicurezza ed energia, il costo del rispetto dei valori democratici si scontra con la necessità di preservare stabilità e competitività. Si discuterà de: Le contraddizioni della politica estera delle democrazie: tra diritti umani e realpolitik; Il caso delle sanzioni internazionali: efficacia e conseguenze economiche; e Il ruolo del settore privato: le aziende tra etica e interesse.
“Il multilateralismo in crisi: quale futuro per l’ordine globale?” è il secondo macro-tema. Le istituzioni multilaterali, dall’ONU all’OMC, sembrano sempre meno capaci di rispondere alle sfide globali. L’erosione del consenso internazionale sui valori fondanti della cooperazione rischia di rendere inefficaci i meccanismi di governance globale. Il dibattito si concentrerà sulle possibilità di riforma e sul futuro del multilateralismo. I temi di discussione saranno: L’ONU e il dilemma del potere: riformare o superare il Consiglio di Sicurezza?; La crisi del WTO: il ritorno del protezionismo e il rischio di frammentazione economica; Regionalismo vs multilateralismo: un’alternativa sostenibile?
Terzo macro-tema “La sfida tra autocrazie e democrazie: modelli a confronto”. La competizione tra modelli di governance è tornata al centro della scena internazionale. La crescente assertività di autocrazie come Cina e Russia e il loro tentativo di proporre un ordine alternativo sollevano domande cruciali sulla sostenibilità della democrazia liberale e sulla capacità di attrarre nuovi alleati. Quattro in questo caso i temi di discussione: Soft power e narrativa globale: come le autocrazie riscrivono le regole del gioco; Il ruolo delle tecnologie: sorveglianza di Stato vs libertà individuali; Democrazia in crisi? Declino della fiducia pubblica e disinformazione.
“Il costo dell’impegno globale: chi paga il prezzo della stabilità?” è l’ultimo macro-tema. Dagli aiuti umanitari alla gestione delle crisi migratorie, dagli interventi militari alle politiche di transizione energetica, il mantenimento di un ordine internazionale basato su principi condivisi ha un costo elevato. Ma chi è disposto a sostenerlo? E quali sono le implicazioni economiche e strategiche di queste scelte? Si discuterà de: La sicurezza collettiva ha un prezzo? Il finanziamento delle missioni internazionali; L’Unione Europea e il dilemma della solidarietà: migrazioni, aiuti e responsabilità; La transizione ecologica tra necessità etica e competizione globale; Cooperazione internazionale e sfere di influenze geopolitiche.
LE PAROLE CHIAVE DELLA XVI EDIZIONE DEL FESTIVAL
Come ogni anno, anche nel 2025 gli eventi in programma approfondiranno, oltre al tema principali, alcune parole chiave ad esso collegate, che consentiranno di approfondirne alcuni aspetti particolarmente rilevanti nella congiuntura attuale.
Per l’edizione di quest’anno le parole chiave saranno: Il futuro dell’Europa (The Future of Europe); Il valore della democrazia (Democracy: still a value?); Il futuro del multilateralismo (Multilateralism: still alive tomorrow?); Verso l’autocrazia? (Are autocracies in advantage?); Il ruolo della società civile (The role of civil societies; Le nuove relazioni Transatlantiche (The new Transatlantic Relations).
Al centro del dibattito del festival anche temi come: Difesa e sicurezza; Ricerca e dominio dello Spazio; Piano Mattei; Diritti Umani; Stato di Diritto; Pace; Lotta alle diseguaglianze; Identità nazionale; Cultura; Disinformazione; Energia; Sostenibilità; e Allargamento Europeo.
La XVI edizione del Festival della Diplomazia offrirà un’occasione unica di confronto su alcuni dei temi più urgenti della politica internazionale. Se il costo di difendere i principi appare sempre più elevato, il rischio di un mondo privo di valori condivisi potrebbe rivelarsi ancora più alto. La riflessione collettiva che emergerà dai dibattiti contribuirà a delineare possibili percorsi per un nuovo equilibrio tra realismo e idealismo nelle relazioni internazionali. (aise)