Fantastica: inaugurata la 18a Quadriennale d’arte di Roma

8ª Quadriennale d’arte, Fantastica, Palazzo Esposizioni Roma, courtesy Fondazione La Quadriennale di Roma, Ph. Agostino Osio - Alto Piano

ROMA\ aise\ - Fantastica, la 18a Quadriennale d’arte – principale esposizione periodica dedicata all’arte italiana contemporanea – ha aperto le sue porte al pubblico l’11 ottobre al Palazzo Esposizioni Roma, dove si potrà visitare sino al 18 gennaio 2026.
La mostra è promossa da Fondazione La Quadriennale di Roma - partecipata da Ministero della Cultura Regione Lazio, Roma Capitale, Camera di Commercio di Roma - e dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura ed è organizzata in collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo.
Curata da Luca Massimo Barbero, Francesco Bonami, Emanuela Mazzonis di Pralafera, Francesco Stocchi e Alessandra Troncone, Fantastica espone i lavori di 54 artiste e artisti, viventi, nati tra gli anni Sessanta e la fine degli anni Novanta, di cui 16 under 35 e 45 prime partecipazioni alla Quadriennale, per un totale di 187 opere distribuite su circa 2000 mq espositivi, con una percentuale significativa di produzioni site-specific.
Con un grande progetto espositivo corale, Fantastica racconta l’arte in Italia dei primi venticinque anni del XXI secolo attraverso cinque percorsi d’indagine individuati dalle curatrici e dai curatori.
I filoni di indagine sviluppati dalle diverse sezioni della mostra si susseguono in un percorso che si dipana in tutti gli ambienti al piano terra di Palazzo Esposizioni.
Ne “La mia immagine è ciò da cui mi faccio rappresentare: l’autoritratto”, sezione curata da Luca Massimo Barbero, lo spunto tematico è la rappresentazione del sé, ovvero la possibilità di scegliere come raffigurarci o da cosa farci raffigurare. L’interesse non è tanto per il mito di Narciso, quanto per l’Orfeo di Jean Cocteau, dove lo specchio non è più un oggetto fisico che restituisce un’immagine, bensì una soglia tra due mondi comunicanti.
Per Francesco Bonami nella sua “Memoria piena. Una stanza solo per sé”, i concetti di indipendenza e autonomia sono i più connotanti della generazione presa in considerazione. Ciascun artista è legato a una propria identità in connessione con molteplici altre, senza però la necessità di appartenenza a gruppi o tendenze. Una stanza solo per sé, dal saggio di Virginia Woolf, è a un tempo manifesto e soluzione allestitiva della sua sezione.
Con “Il tempo delle immagini. Immagini fuori controllo?”, Emanuela Mazzonis si focalizza sulla fotografia e sull’uso che ne viene fatto nell’arte contemporanea. Il filo conduttore è la consapevolezza che questo mezzo non è più rappresentazione del reale, ma rivelazione. Il valore e il senso del fotografare mutano di continuo verso nuove e ingegnose possibilità di espressione.
Francesco Stocchi, nella sua sezione volutamente senza titolo per esaltare l’atto creativo, dà vita a una prospettiva di autarchia procedurale collettiva, ripristinando la centralità dell’artista, non solo nella creazione dell’opera, ma anche nel processo di progettazione dello spazio espositivo pensato per accogliere e affabulare il pubblico.
“Il corpo incompiuto” di Alessandra Troncone invita infine a un confronto sulle possibili narrazioni contemporanee del corpo umano e non umano, guardando al mito, alla scienza, alle trasformazioni sociali e scegliendo opere che nutrono visioni composite, stratificate.
Un calendario di performance, capaci di trasformare il percorso espositivo in un luogo di continua attivazione e relazione tra corpo, spazio e opera, arricchisce la 18a Quadriennale d’arte, amplificando e rendendo più immersiva l’esperienza della visita.
Elemento unificante della mostra è l’allestimento progettato da BRH+/Barbara Brondi & Marco Rainò: un sistema di dispositivi architettonici definiscono gli spazi, accolgono le opere e orientano i visitatori, con la presenza di velari che sembrano voler mettere in rapporto osmotico, più che separare, le cinque sezioni.
L’identità visiva creata dallo Studio Sonnoli di Leonardo Sonnoli e Irene Bacchi trae ispirazione dall’universo fantastico surrealista, sintetizzato nella grande “F” che fa da logo a questa Quadriennale d’arte.
In controcanto a Fantastica, al primo piano di Palazzo Esposizioni, è presentato un ulteriore progetto espositivo di taglio storico, intitolato “I giovani e i maestri: la Quadriennale del 1935”, a cura di Walter Guadagnini e realizzato in collaborazione con l’Archivio Biblioteca della Quadriennale. La mostra rende omaggio a quella che è passata alla storia come la più importante rassegna di arte in Italia negli anni Trenta, con un successo che fu all’origine della trasformazione della Quadriennale da manifestazione periodica in ente: la II Quadriennale d’arte del 1935, di cui ricorre quest’anno il novantesimo anniversario.
Anche della mostra storica l’allestimento è firmato BRH+/Marco Rainò & Barbara Brondi e l’identità visiva da Studio Leonardo Sonnoli.
I cataloghi di entrambe le mostre sono pubblicati da Marsilio Arte. “Fantastica. 18ª Quadriennale d’arte” comprende, oltre ai saggi dei curatori Luca Massimo Barbero, Francesco Bonami, Emanuela Mazzonis di Pralafera, Francesco Stocchi, Alessandra Troncone, schede descrittive della ricerca e delle opere di ciascun artista partecipante, a cura di Giorgia Achilarre, Giulia Gaibisso, Gianpaolo Cacciottolo. “I giovani e i maestri: la Quadriennale del 1935” comprende i contributi del curatore Walter Guadagnini, di Assunta Porciani, responsabile dell’Archivio Biblioteca della Quadriennale, Ernesto Galli della Loggia, Raffaele Bedarida, Sofia Silva e schede descrittive delle opere di Virginia Magnaghi e Chiara Perin.
I PREMI DELLA MOSTRA
Fondazione Roma è Partner culturale della Mostra come mecenate impegnato a promuovere l’attività degli artisti contemporanei. In particolare, Fondazione Roma sostiene il Premio Quadriennale e il Premio Giovane Arte della rassegna.
Il Premio Quadriennale, di euro ventimila e senza barriere anagrafiche, viene assegnato all'artista, partecipante alla 18a Quadriennale d’arte, la cui opera esprime un significato particolare nell’attuale contesto dell'arte contemporanea italiana. I Premi Quadriennale hanno una tradizione che, negli ultimi anni, ha visto tra i vincitori Rossella Biscotti, Adrian Paci, Nicola De Maria, Stefano Arienti.
Il Premio Giovane Arte, di euro diecimila, viene assegnato all’artista under 35 partecipante alla 18a Quadriennale d’arte, la cui opera appare particolarmente stimolante nella apertura di nuove visioni. Nelle edizioni più recenti della Quadriennale, i Premi e le segnalazioni per i giovani artisti sono stati assegnati a Deborah Ligorio (Brindisi, 1972), Adelita Husni-Bey (Milano, 1985), Alek. O (Buenos Aires, 1981), Quayola (Roma, 1982).
I premi saranno decisi da una giuria di esperti, composta da Lorenzo Balbi, Giuliana Benassi, Costantino D’Orazio. I vincitori dei premi saranno comunicati a fine novembre.
IL PROGRAMMA PUBBLICO “FANTALK”
La 18a Quadriennale d’arte, a partire dalla seconda metà di ottobre, sarà accompagnata da un programma pubblico a cura di Nicolas Ballario, che si articolerà in appuntamenti, prevalentemente a Palazzo Esposizioni Roma, sui temi e sulle suggestioni lambiti dalla mostra, con la partecipazione di professionisti provenienti da ambiti disciplinari liminali all’arte contemporanea. Poeti, cantanti, sociologi, filosofi, attori, dialogheranno con curatori, direttori museali a conferma di quel “sapersi vicini”, del rapporto osmotico tra le arti visive e i linguaggi del cinema, del teatro, della moda, del design, della poesia.
PROGETTO SPECIALE “NOI NEL MONDO”
A dicembre uscirà, per i tipi di Marsilio Arte, il volume a cura di Christian Caliandro “Noi nel mondo. Indagine sulla percezione estera dell’arte italiana contemporanea”, prodotto da Fondazione La Quadriennale di Roma con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Il volume presenta un ritratto collettivo, una fotografia mossa, del sistema artistico italiano di oggi, attraverso il coinvolgimento di quaranta esperti di arte contemporanea, di cui sono sviluppati i punti di vista e i temi emersi con particolare forza e costanza. Il volume si integra con le interviste agli esperti (che potranno essere ascoltate e viste, in versione integrale, sul sito della Quadriennale) e comprende i dati che ne corroborano impressioni e sfumature. (aise)