“Fausto Pirandello. La pittura e la condizione umana” a Parigi

Fausto Pirandello, Spiaggia (dettaglio), 1940, olio su tavola, cm 74 x 106, Collezione Giuseppe Iannaccone © Riproduzione riservata

PARIGI\ aise\ - Celebrato dalla critica per la carica espressiva della sua pittura, Fausto Pirandello (Roma 1899 – 1975), figlio del premio Nobel per la letteratura Luigi Pirandello, torna a Parigi in un’importante retrospettiva nel cinquantennale della sua scomparsa.
La mostra “Fausto Pirandello. La pittura e la condizione umana” sarà inaugurata domani, 11 giugno, nelle sale dell’Istituto Italiano di Cultura dove sarà aperta al pubblico, con ingresso libero, sino al 3 ottobre.
Attraverso oltre sessanta opere tra dipinti e lavori su carta, la mostra tratteggia il profilo di un artista prolifico e originale, capace con la sua ricerca solitaria e introspettiva di anticipare alcuni aspetti della pittura moderna, da Lucien Freud ai figurativi contemporanei.
Nell’arco della sua cinquantennale carriera, Pirandello è passato dal confronto con la pittura francese – soggiornò a Parigi alla fine degli anni ’20 – all’espressionismo degli anni tra le due guerre, fino al ritorno, nel periodo maturo, alla scomposizione cubista e infine alla rappresentazione esasperata dell’umanità.
Il vernissage della mostra, organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, si terrà in presenza del curatore Manuel Carrera, direttore scientifico della Fondazione Fausto Pirandello, e di Giovanna Carlino Pirandello, presidentessa della Fondazione stessa. (aise)