La palermitana Micaela Cometa Xerra tra gli artisti di Artbox Expo Paris 2025

PARIGI\ aise\ - L’artista palermitana Micaela Cometa Xerra è stata selezionata tra artisti di fama internazionale per partecipare all’esposizione collettiva Artbox Expo Paris 2025, che si terrà dal 17 al 19 ottobre al Carrousel du Louvre, prestigioso spazio espositivo situato sotto il Museo del Louvre.
L’esposizione include dipinti, sculture, arte digitale e fotografia e attira ogni anno amanti dell'arte, collezionisti e professionisti del settore. L’evento offre un'opportunità per artisti e gallerie di presentare le proprie opere a un vasto pubblico internazionale.
Micaela Cometa Xerra è stata selezionata da Artboxy, in collaborazione con Swiss Art Expo e per l’occasione espone virtualmente tre opere: Essence, The Door e N3.
Essence (2025) è una opera di grandi dimensioni realizzata su puro lino e rappresenta un paesaggio interiore che trasmette dolore e speranza, metafora universale della vulnerabilità umana. L’artista utilizza una palette di grigi e neri interrotti da strisce viola e dalla presenza centrale di un cervo. I grigi evocano sospensione e memoria, il viola rappresenta le ferite. Il cerchio è simbolo di innocenza e vulnerabilità.
The Door (2025) è una opera realizzata su lino con tonalità terrose (ocra, bruni, rossi ferrosi e verdi spenti) che rappresenta un porto interiore, uno spazio di introspezione. I colori della terra evocano memoria, corpo e interiorità, trasformando l’opera in un viaggio mentale ed emotivo.
N3 (2020) è una opera che rappresenta la famiglia come microcosmo fragile e caotico. I problemi e le contraddizioni diventano materiale pittorico, trasformando la vulnerabilità e la resistenza in esperienza visiva.
Nata a Palermo nel 1985 e attualmente residente a Lanzarote, Micaela Cometa Xerra ha studiato pubblicità all'Università di Palermo. Nel 2005 si è trasferita a Milano dove ha lavorato per Saatchi & Saatchi come account manager. Dopo aver viaggiato per un paio d'anni, si è stabilita dal 2015 a Lanzarote dove tuttora vive e crea le sue opere.
Lavora con materiali naturali e organici come lava vulcanica, sale, vino e sangue mestruale, creando opere materiche che sfumano il confine tra tela e scultura. La sua ricerca artistica esplora il corpo, il rituale e la trasformazione organica, con attenzione alla memoria, al potere femminile e alla vulnerabilità.
Le sue opere sono state esposte in contesti internazionali e collettive prestigiose e valutate da esperti come Linda Hofstetter, Emma Viviant e Heidi Kristensen. (aise)