Rendiconto e assestamento di bilancio: i conti della Farnesina alla Commissione esteri del Senato

ROMA\ aise\ - La Commissione Affari Esteri del Senato ha avviato ieri l’esame congiunto del rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2024 e del disegno di legge per l’assestamento del bilancio 2025 - approvati dal Consiglio dei Ministri il 30 giugno scorso - nelle parti riguardanti il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Alla presenza del vice ministro Cirielli, il senatore Speranzon (FdI), relatore, ha illustrato i provvedimenti ai colleghi, spiegando che il Rendiconto 2024, approvato dalla Corte dei Conti il 26 giugno scorso, mostra un miglioramento complessivo dei saldi di bilancio, sia per competenza che per cassa.
Per quanto riguarda la Farnesina, il bilancio iniziale per il 2024 era di 3,533 miliardi di euro, pari a 0,29% del bilancio statale e 0,16% del PIL. Alla fine dell’esercizio 2024, il bilancio è aumentato a 4,175 miliardi (+642,3 milioni). Diviso in tre missioni e 14 programmi, Speranzon ha sottolineato che la Missione 4 (Italia in Europa e nel mondo) riceve circa l'81% dei fondi.
A fronte di alcune riduzioni (FES, contributi per l’internazionalizzazione delle PMI e cooperazione AICS), ha aggiunto il relatore, vi sono stati incrementi di risorse “significativi” su altri fronti, come per il Fondo Europeo per la Pace (EPF) e per l’acquisto e ristrutturazione di sedi diplomatiche.
Nel 2024 i residui del MAECI sono diminuiti da 336,7 milioni a 288,4 milioni.
Il settore della cooperazione allo sviluppo ha avuto circa 6,2 miliardi di euro, di cui il 18,34% è stato gestito dal MAECI, con un focus sull'Africa.
Quanto all’Assestamento di Bilancio, per il Maeci, le spese assestate per il 2025 sono 3.718,64 milioni in competenza, con una variazione di +337,56 milioni.
Il disegno di legge, ha illustrato il relatore, prevede un incremento degli stanziamenti, sia di competenza sia di cassa, nella misura rispettivamente di 8,13 milioni di euro, e di 70,88 milioni di euro, variazione quest'ultima in larga parte ascrivibile al dato relativo alla sola Missione 4 (66,8 milioni di euro nel suo complesso).
Le previsioni per i residui sono di 288,4 milioni (aumento di 18,1 milioni).
Speranzon ha quindi richiamato alcune parti della Relazione sul rendiconto generale dello Stato 2024 della Corte dei Conti, che analizza la gestione del bilancio dello Stato per singole Amministrazioni.
Nel capitolo dedicato alla Farnesina, ha spiegato, viene rimarcato come “tra le principali aree di intervento del dicastero rivestano un ruolo primario le aree dell'Unione europea e dell'"Alleanza atlantica e sicurezza". Nel 2024, inoltre, l'azione diplomatica, in risposta alle mutazioni geopolitiche in atto, si è incentrata in particolar modo sul tema migratorio, ponendo come obiettivo preminente di intervento il rafforzamento della cooperazione dell'Europa con i Paesi terzi di origine e transito, il controllo dei flussi irregolari e il rafforzamento dei canali legali di mobilità”.
Quanto alle tre missioni gestite dal Maeci - la numero 4 "Italia in Europa e nel mondo", la numero 16 "Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo" e la numero 32 "Servizi istituzionali e generali", trasversale a tutte le amministrazioni dello Stato – la Corte dei Conti rileva che “la funzione istituzionale del MAECI si realizzi prevalentemente attraverso la missione 4, suddivisa in 11 programmi, le cui risorse rappresentano l'81,10 per cento degli stanziamenti dell'intero Ministero, con una dotazione di 3,39 miliardi. Seguono quindi la missione 16 "Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo", che riceve 640,9 milioni, pari al 15,35 per cento del bilancio MAECI, e la missione 32 "Servizi istituzionali e generali", trasversale a tutte le Amministrazioni dello Stato, con due programmi di spesa e 148 milioni di risorse assegnate, che rappresentano il restante 3,55 per cento del bilancio del dicastero”.
Concludendo, Speranzon ha preannunciato la possibilità che la Commissione formuli dei pareri favorevoli per entrambi i disegni di legge, aggiungendo le eventuali osservazioni che dovessero emergere in sede di dibattito, rinviato ad altra seduta. (aise)