“Palazzo Madama. Arts and crafts in Italy” da Torino all’Art Museum di Riga in Lettonia

RIGA\ aise\ - È stata inaugurata oggi, 21 maggio, alla presenza dell’ex presidente della Repubblica lettone, Valdis Zatlers, e delle ministre degli Esteri Baiba Braže e della Cultura Agnese Lāce, la mostra “Palazzo Madama. Arts And Crafts In Italy, 6th–19th Century”, che sarà esposta sino al 24 agosto presso l’Art Museum Riga Bourse nella capitale lettone.
Un’eccezionale esposizione dedicata al “saper fare” italiano, quella altissima qualità della manifattura che ha consentito ai suoi grandi artisti di creare capolavori che hanno attraversato i secoli e ammaliato intere generazioni e che ora, grazie alla collaborazione tra il Museo Nazionale Lettone d’Arte e Fondazione Torino Musei, sotto l’egida dell’Ambasciata d’Italia a Riga, potranno essere ammirati dal pubblico della capitale lettone.
Sono oltre cento le opere d’arte provenienti dalla collezione di Palazzo Madama che, integrate e poste in dialogo con una selezione di opere appartenenti alle collezioni del Museo Nazionale Lettone d’Arte, narreranno il ruolo delle arti decorative e applicate tra il VI e il XIX secolo.
Una mostra del tutto singolare nella sua capacità di raccontare quasi quindici secoli di arte italiana attraverso capolavori che toccano le più diverse arti, e narrano storie millenarie. A principiare da quella del Tesoro di Desana, uno dei più straordinari complessi italici di gioielli del periodo posteriore al 476 d.C., capaci di gettare una fondamentale luce sugli atelier di orefici nel Mediterraneo tardoantico, scoperti in un nascondiglio nei pressi di una grande villa tardoromana ove testimoniavano il matrimonio tra un nobile romano e una dama di origine germanica: Stefanus e Valatrud.
Accanto ai reperti tratti da esso si ammireranno preziose oreficerie, avori, bronzi, vetri dorati e dipinti, tessuti, maioliche e porcellane, rilegature di libri, mobili e intarsi che rappresentano l’essenza stessa dell’arte non solo occidentale, capaci di definire un insieme di arti che sono memoria, identità e proiezione di ogni cultura. Ed è da qui che nasce il lavoro, compiuto di concerto con la direzione dell’Art Museum Riga Bourse e il personale scientifico di Palazzo Madama consacrato al “mestiere delle arti”, quella gamma di lavorazioni materiali accompagnate dal valore aggiunto di un preciso contenuto artistico e capaci di raggiungere rari esiti di stile e qualità. È il mondo degli orafi e gioiellieri, dei vetrai ed ebanisti, dei tessitori a dare vita a oggetti che saranno poi celebrati e ripresi in migliaia di sculture, pitture e architetture avendo radice in tradizioni operative che affondano nei secoli la loro origine, e che in molti casi neppure la rivoluzione industriale saprà mutare.
Una mostra che narra di come tutto, nei liberi Comuni italiani, sia a misura di un benessere che vede l’uomo al centro dell’economia e non l’economia al centro dell’uomo: il “saper fare” quale principio ordinatore e regolatore, con gli Statuti delle corporazioni dei produttori che dettano le regole della convivenza nella civitas . Un “saper fare” esito di un insieme di saperi che ha l’artigiano-artista quale protagonista, capace di porre la perizia tecnica al servizio di un’idea, di un progetto e che non è mai specialismo fine a sé stesso. In un’esposizione specchio fedele della significativa importanza dell’artigianato quale asse portante del sistema economico medievale. Quel medioevo in cui è la radice più profonda della cultura e dell’unione europee, quel medioevo che ancora affascinava i lettoni protagonisti del Grand Tour ottocentesco i cui esiti emergeranno tra qualche mese nella importantissima mostra concepita da Riga con il Museo degli Uffizi di Firenze.
La mostra, organizzata con il sostegno della Fondazione Boris e Ināra Teterev, vede quale tema conduttore il “saper fare”, che “è il segreto alla base della creatività e genialità italiane”, afferma il direttore di Palazzo Madama Giovanni Carlo Federico Villa. “L’eccellenza delle abilità e la qualità dell’esecuzione hanno permesso ai grandi artisti di creare opere che hanno attraversato i secoli incantando generazioni. Palazzo Madama, con una collezione di 80.000 opere – una delle più ricche al mondo nel campo delle arti applicate – è profondamente grato al Museo d’Arte Riga Bourse per aver congiuntamente dato vita a una mostra che auspichiamo possa entusiasmare il pubblico lettone e rafforzare i legami culturali tra i nostri Paesi, secondando l’auspicio del nostro Ambasciatore Alessandro Monti e del suo eccezionale staff che tanto ha contribuito al positivo esito di questo progetto”.
“La collaborazione tra Palazzo Madama e l’Art Museum Riga Bourse rappresenta un grande successo della nostra diplomazia culturale, che offrirà al pubblico lettone l’opportunità di scoprire le radici del saper fare italiano attraverso una selezione di opere di straordinario valore”, ha dichiarato l’ambasciatore d’Italia in Lettonia, Alessandro Monti. “Un progetto ambizioso, frutto di anni di lavoro, che conferma il ruolo centrale della cultura nella proiezione internazionale dell’Italia e nel rafforzamento delle relazioni bilaterali con la Lettonia”.
Un elemento importante dell’esposizione è rappresentato dai materiali di approfondimento predisposti dai curatori di Palazzo Madama e del museo Riga Bourse, progettati per aiutare i visitatori a orientarsi nella storia e nelle particolarità delle varie tradizioni artigianali italiane. Sono stati inoltre strutturati progetti didattici orientati alle diverse fasce d’età, con la definizione di schede didattiche che affrontano i principali temi di mostra e che hanno visto il lavoro fianco a fianco delle sezioni didattiche dei Musei di Riga e di Palazzo Madama.
La mostra è accompagnata da un catalogo, edito in lettone e inglese e curato da Daiga Upeniece e Giovanni C.F. Villa, che costituisce un puntuale studio storico-artistico sulle tipologie artigianali, i materiali e i principali centri di produzione italiani, oltre a essere un aggiornata riflessione sul ruolo e importanza delle arti applicate nei diversi secoli presi in considerazione e che vede partecipi la Conservatoria di Palazzo Madama accanto al personale scientifico dell’Art Museum Riga Bourse. Il catalogo è introdotto da un testo istituzionale della sottosegretaria di Stato agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, Maria Tripodi.
In mostra, tra le opere esposte nella Galleria Europea del museo, vi sarà anche l’occasione per il pubblico lettone di sfogliare virtualmente e ammirare dal vivo l’edizione del 1568 de Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti di Giorgio Vasari (1511–1574) in prestito dalla Sezione manoscritti e libri rari della Biblioteca dell’Università della Lettonia.
“I progetti che nascono da un intenso lavoro di ricerca e da una collaborazione internazionale, e che offrono qualcosa di unico al pubblico lettone, sono quelli che danno maggiore soddisfazione e ottengono il più grande apprezzamento”, ha sottolineato la direttrice del museo lettone Daiga Upeniece, “e in questa occasione è stato un onore e un piacere collaborare con Palazzo Madama .È divenuta una prassi che tali progetti siano realizzati in stretta connessione con la Fondazione Boris e Ināra Teterev, perché progetti di questo livello richiedono investimenti seri e a lungo termine. Ringraziamo di cuore la Fondazione, perché l’iniziativa di quest’anno celebrativa era davvero ambiziosa, ma insieme siamo riusciti a realizzarla”.
La mostra è sostenuta dalla Fondazione Boris e Ināra Teterev e fa parte del grande programma culturale realizzato per il 15° anniversario della Fondazione, che ha investito un milione di euro in iniziative artistiche. (aise)