Quando Puccini incontra Verdi: concerto di Capodanno del teatro La Fenice anche in Germania

FRANCOFORTE\ aise\ - Due grandi compositori italiani quali Giacomo Puccini e Giuseppe Verdi idealmente si incontreranno, con le loro stupende e memorabili arie, al concerto benaugurante di Capodanno 2025 che ogni anno il teatro veneziano La Fenice regala all’Italia, ma anche agli spettatori tedeschi e agli amici della musica italiana nel mondo, che con passione ed interesse seguono questo evento internazionale ormai da più di due decenni.
Un concerto che si potrà ammirare anche in Germania, il pomeriggio del 1 gennaio, alle ore 18.15, sulla rete televisiva ARTE TV, ed inoltre, per chi potrà collegarsi alla televisione italiana, anche su Rai 1, già alle ore 12.20.
Durante la diretta televisiva di Rai1, e la differita su ARTE TV, le immagini live del concerto saranno inframmezzate dalle coreografie ideate per l'occasione da Marcos Morau per gli artisti di Aterballetto.
Orchestra e coro saranno diretti invece, per la quinta volta, dal direttore d’orchestra inglese Daniel Hardig, il quale, per coloro che potranno assistere in questi giorni a Venezia all’intero concerto, dirigerà, nella prima parte, l’esecuzione della Sinfonia n. 5 in do minore op. 67 di Ludwig van Beethoven, la così denominata “Sinfonia del Destino”.
Forse questa composizione sinfonica è la più universalmente conosciuta ed acclamata tra le sinfonie del compositore tedesco. Inizia con le quattro note del celebre attacco drammatico e pieno di tensione, “il destino che batte alla porta” – come pare lo stesso Beethoven ebbe a dire – quattro note che rappresentano senza dubbio l’incipit più paradigmatico del sinfonismo beethoveniano. Il maestro di Bonn cominciò a comporla all’epoca della stesura dell’Eroica nel 1804, lavorandoci per circa quattro anni, ma solo tra il 1807 e i primi mesi del 1808 riuscì, con un lavoro intenso e dopo numerosi rifacimenti, a portarla a termine. La prima esecuzione, non molto fortunata, ebbe luogo in una fredda serata del 22 dicembre del 1808 al Theater An der Wien di Vienna, in un concerto diretto dall’autore stesso.
La seconda parte del concerto di Capodanno, invece, sarà dedicata al melodramma, con una carrellata di arie e passi corali dal repertorio operistico più conosciuto ed apprezzato nel mondo, cantati da due magistrali interpreti, il soprano Mariangela Sicilia e il tenore Francesco Demuro.
Sarà un susseguirsi di brani famosi e passaggi del coro tratti dal repertorio operistico classico con gli amatissimi brani lirici firmati Rossini, Leoncavallo, Puccini, Wolf-Ferrari, Bizet, Gounod e Verdi.
Si inizierà con la Sinfonia dalla Gazza ladra di Gioachino Rossini; per poi proporre il coro di Ruggero Leoncavallo tratto dai Pagliacci “Din, don, suona vespero”. A seguire, due brani pucciniani, a ricordo del centesimo anniversario della morte del maestro lucchese, interpretati rispettivamente dal tenore e dal soprano: “Recondita armonia” dalla Tosca e “Donde lieta uscì” dalla Bohème. Seguiranno due brani strumentali: l’intermezzo dai Quatro rusteghi di Ermanno Wolf-Ferrari e la Farandole dalla seconda suite dell’Arlésienne di Georges Bizet.
Il programma proseguirà con due grandi classici del repertorio melodrammatico, ancora una volta interpretati dal soprano e dal tenore: “Je veux vivre dans le rêve” da Roméo et Juliette di Charles Gounod e “Nessun dorma” di Georges Bizet.
E dopo la “Danse bohème” tratta dalla seconda suite della Carmen di Georges Bizet, proposta nell’arrangiamento di Ernest Guiraud, il finale vedrà l’interpretazione, come ormai consuetudine, di tre brani eseguiti dal coro del teatro La Fenice - preparato da Alfonso Caiani - di grandissima trasporto e presa: “Va, pensiero, sull’ali dorate” dal Nabucco di Verdi, “Padre augusto” dalla Turandot di Puccini e l’immancabile brindisi “Libiam ne’ lieti calici” di nuovo da La Traviata.
Il concerto al teatro La Fenice, in cartellone a Venezia da ieri, domenica 29 dicembre, fino a mercoledì 1° gennaio 2025, verrà trasmesso inoltre, in versione integrale, alla radio, su Rai Radio3, mercoledì 1 gennaio alle ore 20:30, e in televisione, su Rai5, giovedì 27 febbraio 2025, alle ore 21.15.
In tempi complessi e difficili come quelli attuali, nei quali veramente il destino bussa con insistenza e durezza alle porte del nostro mondo, il teatro lirico veneziano, desidera augurare al proprio pubblico, sia in Germania che nel mondo, momenti di bellezza, serenità e gioia in musica per ricordare ad ognuno di noi che la musica parla ai nostri cuori ed intensamente ci unisce. (michele santoriello\aise)