Serena Autieri in concerto a Bucarest

BUCAREST\ aise\ - Si è tenuto giovedì scorso, 19 giugno, a Bucarest, nella sala concerti Luceafărul, un concerto speciale di Serena Autieri, dal titolo “Voglio vivere così”. Organizzato dall’Ambasciata e dall’Istituto Italiano di Cultura nel quadro delle celebrazioni per i 2500 anni di fondazione di Napoli, il concerto ha visto Autieri eseguire un articolato repertorio di classici della canzone napoletana e di brani della musica leggera italiana ed internazionale.
Nel presentare l’iniziativa, l’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni, ha dichiarato: “Napoli è sinonimo di talento e armonia, capace di intrecciare esperienze, sensibilità e linguaggi diversi attraverso la contaminazione con altri mondi. Grazie alla straordinaria voce di Serena Autieri e una selezione di classici napoletani, italiani e internazionali, celebriamo qui a Bucarest i 2500 della fondazione della città con un concerto speciale”.
Nel solco di numerose esibizioni e presenze all’estero – da Abu Dhabi, Tokyo, Los Angeles, Singapore anche nel ruolo di madrina del tour mondiale della Amerigo Vespucci e, di recente, l’apertura del Padiglione Italia all’Expo Osaka – la tappa artistica di Autieri a Bucarest ha incluso anche due interviste in diretta televisiva e radio.
Serena Autieri è stata accompagnata al pianoforte dal Maestro Vincenzo Campagnoli e da una formazione di strumentisti di eccezione – Antonello Buonocore al basso, Carlo Feola alle tastiere, Claudio Romano alla chitarra, Antonio Muto alla batteria.
“Serena Autieri è un’artista versatile: attrice per tv, cinema e teatro, da cantante è divenuta Ambasciatrice della musica napoletana e italiana nel mondo”, ha evidenziato l’Ambasciatore. “Dopo Bucarest, ed una tappa a Parigi, si esibirà nei prossimi giorni al Teatro di Pompei con Andrea Bocelli, un’altra icona della musica italiana che tornerà presto nella capitale romena: luoghi e percorsi accomunati dalle radici latine dei popoli italiano e romeno, collegati strettamente anche dal linguaggio della musica”. Il concerto, ha concluso Duranet Mangoni, “è pertanto una primizia dell’Anno della Cultura Italia-Romania 2026”. (aise)