Visioni Sarde nel Mondo si ferma a Bucarest - di Bruno Mossa

BUCAREST\ aise\ - Oggi, 22 maggio, il giorno dopo Malaga e quattro giorni prima della tappa a Jyväskylä, in Finlandia, Visioni sarde è a Bucarest. Prosegue così senza soste il viaggio internazionale della rassegna voluta dalla Cineteca di Bologna con il sostegno di Sardegna Film Commission, FASI e CinemaItaliano.info.
Il merito del successo va ascritto al talento dei registi che, pur diversi per stile e tematiche, raccontano la Sardegna con uno sguardo nuovo, universale e attuale.
A Bucarest il Comitato Dante Alighieri organizza l'evento presso il Collegio Nazionale Ion Neculce.
Con inizio alle 17:30, sottotitolati in inglese saranno proiettati: "Amare ancora" di Giuseppe Carrieri, Gonçalo Claro da Fonseca (Italia/2024/20'); "Come siamo diventati" di Christiano Pahler (Italia/2023/9'); "Fratelli" di Matteo Manunta (Italia/2024/18'); "Il servo pastore non dorme di notte" di Arianna Lodeserto (Italia/2024/8'); "S'ozzastru the millennial tree" di Carolina Melis (Italia/2023/8'); "Island for rent" di Elio Turno Arthemalle, Tore Cubeddu (Italia/2024/12'); "Mio babbo è superman" di Giovanni Maria D'Angelo (Italia/2023/18'); "S 62" di Niccolò Biressi (Italia/2024/12'); "Shakespeare in smoke" di Francesco Cocco (Italia-Spagna/2023/9').
"Amare ancora" racconta di Filippo ed Elena che, tornati nel loro luogo d'incontro, si trovano a fare i conti con una passione che sfocia in ossessione. La gelosia getta un'ombra sinistra sul loro amore e ci invita a riflettere sul problema della violenza di genere che affligge la nostra società.
"Come siamo diventati" è ambientato al terzo piano di un condominio della città di Cagliari. Una lampadina si fulmina e sconvolge la quiete dei residenti, innescando un clima ostile tra condomini, che attraverso un gruppo di WhatsApp danno il peggio di sé, con risultati grotteschi e imbarazzanti.
In "Fratelli" Martina è una giovane ventenne, figlia di un burbero imprenditore agricolo e di una casalinga. Fin dalla sua adolescenza vive dallo zio in città. Dopo tanto tempo torna a casa per una cena in famiglia per confessare ai genitori e al fratello minore di essere incinta.
Ne "Il servo pastore non dorme di notte" la Barbagia, terra di antiche tradizioni, è il palcoscenico di un racconto che esplora le vite di pastori e giovani abitanti di Ollolai. Tra le pieghe del tempo, emergono le loro riflessioni sul valore del lavoro, le paure per il futuro e i sogni di una vita migliore.
In "S'ozzastru the millennial tree" un albero millenario, testimone silenzioso della storia, lega la sua esistenza a quella di un'intera comunità, diventando simbolo di resilienza e connessione con la natura.
"Island for rent" è ambientato nella Sardegna 2095: un'isola abbandonata e sfruttata, governata da un regime corrotto. Mentre i sardi vivono in esilio, un gruppo di ribelli decide di riconquistare la loro terra.
"Mio babbo è superman": in un paesino di provincia, la rigida maestra Maria incarna l'ipocrisia di una società divisa in classi sociali. Mentre lei disprezza la rozza umanità di Bobore, suo figlio Antonio sogna una vita diversa, lontana dai pregiudizi e dalle etichette.
Una donna, turbata da una notizia sconvolgente, cerca rifugio in una conversazione telefonica. In "S 62" la distanza e l'incomunicabilità diventano protagoniste della sua serata.
Infine in "Shakespeare in smoke" ina pausa sigaretta durante l'orario di lavoro si rivela un inaspettato viaggio di sogni passati, presenti e futuri.
La presentazione dei cortometraggi di Visioni Sarde sarà introdotta dal video musicale "Ambasciadores de Sardigna" (Italia/2024/4') di Maria Giovanna Cherchi, Angelo Curreli, Gaetano Garau, Gino Marielli e Leonardo Marras. (aise)