Confeuro: da Italia e Ue necessaria una lotta senza quartiere contro l’Italian Sounding

ROMA\ aise\ - L’Italian sounding “fenomeno pericoloso, illegale e profondamente dannoso per le nostre aziende agricole”. A dirlo è stato perentoriamente Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro - Confederazione Agricoltori Europei, che in una nota delle scorse ore ha sottolineato come la contraffazione e l’evocazione indebita delle produzioni italiane continuino a sottrarre valore e credibilità al Made in Italy. E per questo, la Confederazione ha accolto con “soddisfazione” il crollo del 76% delle importazioni in Italia di concentrato di pomodoro dalla Cina.
Per Tiso questo è “un risultato importante, che rappresenta una vittoria del nostro sistema produttivo sul terreno della reciprocità, della qualità e della tutela della salute dei consumatori. Questo dato conferma quanto l’Italian sounding sia un problema globale, che richiede azioni decise e coordinate”. Un fenomeno, ha spiegato ancora il numero 1 di Confeuro, “che si manifesta anche all’interno delle istituzioni europee: la presenza di prodotti potenzialmente fuorvianti sugli scaffali del market del Parlamento Europeo è inaccettabile. Proprio l’Ue, che dovrebbe essere in prima linea nella tutela dell’agroalimentare e nel contrasto alla contraffazione, non può permettere che simili episodi danneggino l’immagine delle nostre eccellenze”.
Secondo Tiso, in conclusione, per fermare questo fenomeno dannoso “serve una lotta senza quartiere”, facendo un plauso al Masaf che avrebbe “posto un primo tassello significativo”. Ma resta indispensabile, per Tiso, “un impegno strutturale e di lungo periodo, soprattutto da parte dell’Europa”, per combattere un fenomeno che “sottrae ogni anno decine di miliardi di euro alle aziende del settore primario, impoverendo l’intera filiera agroalimentare”. (aise)