Dalla materia prima al capo finito: l’alta sartoria maschile protagonista a Pechino

ROMA\ aise\ - L’Ambasciata d’Italia a Pechino ha organizzato, lo scorso 13 maggio, un evento promozionale delle eccellenze italiane nell’alta sartoria maschile, dal titolo “L’alta sartoria italiana: dalla materia prima al capo finito”. L’evento ha visto la partecipazione del Maestro Gaetano Aloisio, Presidente dell’Accademia Nazionale dei Sartori e della Federazione Mondiale dei Maestri Sarti e del Lanificio Drago di Biella, che il giorno seguente ha inaugurato la prima warehouse a Pechino.
L’iniziativa si è inserita nel quadro della nuova rassegna della Farnesina, “Le Giornate della moda italiana nel mondo”, inaugurata lo scorso gennaio dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani.
I lavori sono stati inaugurati dall’intervento dell’Ambasciatore d’Italia a Pechino, Massimo Ambrosetti, che ha ricordato come l’Italia e la Cina abbiano entrambe “dato vita a tradizioni artigianali e manifatturiere che si sono affermate e arricchite in millenni di ricerca, esperienza e passione, tanto da rientrare, in larga parte, nel patrimonio mondiale immateriale tutelato dall’UNESCO”.
“La sartoria in Italia – ha poi tenuto a sottolineare l’Ambasciatore – è sempre stata sostenuta da una straordinaria manifattura dei tessuti, che spesso raggiungono livelli di assoluta eccellenza. Biella è uno dei centri storici, fin dal tardo Medioevo, dell’industria laniera in Europa e questa grande tradizione si è mantenuta viva fino ad oggi, come dimostra il Lanificio Drago”.
Presente all’evento di Pechino anche il Presidente Paolo Drago che ha portato la testimonianza dell’internazionalizzazione di successo di una delle eccellenze italiane nel mondo dei tessuti di alta qualità per uomo che, insieme a centinaia di piccole, medie e grandi aziende, alimenta la storica tradizione del settore tessile italiano. I lavori sono proseguiti valorizzando la storia d’eccellenza e la qualità ineguagliabile dei tessuti italiani, per giungere al momento clou della serata, durante il quale il Maestro Gaetano Aloisio ha esaltato l’essenza dell’arte sartoriale italiana e lo stretto legame esistente tra l’artigianato e il Made in Italy che “non è solo un’etichetta su un prodotto. È molto di più: è una filosofia, uno stile, un’espressione profonda del nostro patrimonio culturale. È il modo in cui l’Italia racconta sé stessa al mondo: attraverso l’eccellenza, la creatività, l’eleganza e il rispetto per ciò che è fatto bene”. Gli oltre 150 ospiti presenti – rappresentanti del Sistema Italia, di sarti e del mondo imprenditoriale italiano e cinese nei comparti dell’abbigliamento sartoriale, del lusso, della moda e del lifestyle, dei media, del design, dell’arte e della cultura – hanno inoltre potuto apprezzare alcune creazioni su manichino realizzate per l’occasione dal Maestro Aloisio. (aise)