Italia e Immigrazione: le proposte di MCL per la dignità dei lavoratori

ROMA\ aise\ - Il Movimento Cristiano Lavoratori (MCL) e l’Associazione Lavoratori Stranieri (ALS) hanno presentato nella giornata di oggi, 7 marzo, il convegno “Italia ed immigrazione. I diritti del lavoro e i corridoi lavorativi”, una riflessione attorno al diritto del lavoro e ai corridoi lavorativi, temi di straordinaria importanza e attualità.
In particolar modo, il fenomeno dell’immigrazione rappresenta l’occasione per riflettere sulle contraddizioni e le criticità dei sistemi produttivi e del lavoro nel nostro Paese, anche alla luce delle numerose e profonde trasformazioni in atto, e per cogliere l’importanza delle sfide da affrontare.
“I temi delle migrazioni economiche e dei processi di incontro tra domanda e offerta di lavoro immigrato vanno analizzati con la consapevolezza della loro stretta interconnessione con altre questioni correlate, quali la demografia, la qualità dell’occupazione, la formazione e le competenze, la competitività delle imprese e la sostenibilità economica e sociale. in Movimento Cristiano Lavoratori stiamo elaborando alcune soluzioni che possono avere un impatto concreto”, ha commentato Alfonso Luzzi, Presidente del Movimento Cristiano Lavoratori.
“Crediamo che la necessità di adottare strumenti statistici per analizzare i fabbisogni lavorativi in modo più accurato, distinguendo le esigenze per settore e per territorio, possa costituire un punto di partenza. Ma non solo: il rafforzamento degli strumenti di regolamentazione, come liste di lavoratori nei Paesi di origine basate su competenze e qualifiche specifiche, il rilascio di permessi di soggiorno temporanei per ricerca di lavoro o per radicamento sociale e, infine, la necessità di semplificazione delle procedure con una completa digitalizzazione dei processi e l’eliminazione delle attuali modalità del click day, può avere un impatto reale su tematiche di primaria importanza. Senza dimenticare la possibilità di valorizzare quegli strumenti che sono già esistenti, come per esempio la carta Blu UE”, continua Luzzi.
“L’Italia potrebbe trarre ispirazione da queste esperienze per migliorare le proprie politiche migratorie, mediante l’adeguamento delle quote di ingresso ai fabbisogni reali, la semplificazione delle procedure, ad esempio, con tempi più rapidi per il rilascio del nulla osta al lavoro, favorendo percorsi di formazione e integrazione che rendano più efficace il collegamento tra domanda e offerta di lavoro. La formazione, per esempio, facilita l’inserimento lavorativo e permette di avvicinare le competenze dei lavoratori alle esigenze specifiche dei datori di lavoro. Crediamo che allo stesso tempo sia essenziale un controllo più rigoroso sul lavoro sommerso, specialmente in settori critici come l’agricoltura e il lavoro domestico, dove troppo spesso si verificano fenomeni di sfruttamento. L’immigrazione regolare è una risorsa e come tale va valorizzata, accompagnandola con politiche che promuovano la coesione sociale e il rispetto dei diritti. Occorre garantire percorsi di integrazione che includano il supporto sociale e sanitario affinché i migranti possano partecipare al nostro sistema economico e sociale e costruire un sistema che risponda alle reali esigenze del mercato, tuteli la dignità dei lavoratori e contribuisca al progresso del nostro Paese in modo sostenibile”, conclude il Presidente di MCL Alfonso Luzzi. (aise)