Striscia di Gaza: oltre 50.000 bambini uccisi o feriti

UNICEF/UNI767014/Nateel
NEW YORK\ aise\ - “Nel giro di 72 ore, lo scorso fine settimana, le immagini di due orribili attacchi forniscono ulteriori prove dell'inconcepibile costo di questa guerra spietata contro i bambini nella Striscia di Gaza”. È quanto denuncia il direttore regionale dell'UNICEF per il Medio Oriente e il Nord Africa, Edouard Beigbeder, ricordando che “venerdì abbiamo visto i video dei corpi dei bambini bruciati e smembrati della famiglia al-Najjar che venivano estratti dalle macerie della loro casa a Khan Younis. Di 10 fratelli di età inferiore ai 12 anni, solo uno, secondo le notizie, risulta sopravvissuto, con gravi ferite”.
E ancora: “lunedì, di primo mattino, abbiamo visto le immagini di un bambino intrappolato in una scuola in fiamme a Gaza City. Quell'attacco, nelle prime ore del mattino, ha ucciso, secondo le notizie, almeno 31 persone, tra cui 18 bambini”.
“Questi bambini - vite che non dovrebbero mai essere ridotte a numeri - fanno ora parte di un lungo e straziante elenco di orrori inimmaginabili: le gravi violazioni contro i bambini, il blocco degli aiuti, la fame, il costante sfollamento forzato e la distruzione di ospedali, sistemi idrici, scuole e case. In sostanza, la distruzione della vita stessa nella Striscia di Gaza”, accusa Beigbeder.
Dalla fine del cessate il fuoco, il 18 marzo, secondo le notizie, 1.309 bambini sono stati uccisi e 3.738 feriti. In totale, secondo le notizie, più di 50.000 bambini sono stati uccisi o feriti dall'ottobre 2023. “Quanti altri bambini e bambine morti ci vorranno?”, si domanda il direttore regionale dell’UNICEF. “Quale livello di orrore deve essere trasmesso in diretta prima che la comunità internazionale si faccia avanti, usi la sua influenza e intraprenda un'azione coraggiosa e decisiva per porre fine a questa spietata uccisione di bambini?”.
A nome dell'UNICEF Edouard Beigbeder ha esortato “ancora una volta tutte le parti in conflitto a porre fine alle violenze, a proteggere i civili, compresi i bambini, a rispettare il diritto internazionale umanitario e la normativa sui diritti umani, a consentire l'immediata fornitura di aiuti umanitari e a rilasciare tutti gli ostaggi”.
“I bambini di Gaza hanno bisogno di protezione. Hanno bisogno di cibo, acqua e medicine. Hanno bisogno di un cessate il fuoco. Ma più di ogni altra cosa”, ha concluso Beigbeder, “hanno bisogno di un'azione immediata e collettiva per fermare tutto questo una volta per tutte”. (aise)