Super tifone Yagi: un mese senza istruzione per 1,3 milioni di bambini nel sud-est asiatico

© UNICEF/UNI642136/Do Khuong Duy

GINEVRA\ aise\ - Un mese dopo che il super tifone Yagi ha travolto il sud-est asiatico, quasi 1,3 milioni di bambini stanno affrontando gravi problemi di apprendimento a causa di scuole danneggiate o chiuse, case allagate e famiglie sfollate. Migliaia di scuole in Vietnam, Myanmar, Laos e Thailandia sono state colpite, lasciando i bambini senza ambienti di apprendimento sicuri, pasti nutrienti e supporto psicosociale vitale.
“Le scuole forniscono una protezione e una stabilità essenziali per i bambini, fungendo da rifugio sicuro per l'apprendimento e il gioco”, ha dichiarato June Kunugi, Direttrice regionale dell'UNICEF per l'Asia orientale e il Pacifico. “La perdita anche di poche settimane di scuola può avere un impatto sull'istruzione, sul benessere e sulle opportunità future dei bambini, perpetuando cicli di svantaggio e disuguaglianza. Ripristinare il più rapidamente possibile l'apprendimento in ambiente scolastico è fondamentale per ristabilire la stabilità e garantire che i bambini possano prosperare”.
Il tifone Yagi, una delle tempeste più forti che abbiano colpito la regione negli ultimi decenni, ha lasciato una scia di distruzione che continua a manifestarsi. Secondo le più recenti valutazioni condotte nelle aree più colpite, le forti piogge, le inondazioni e le frane hanno colpito oltre 5,3 milioni di persone, tra cui almeno 1,5 milioni di bambini.
Con molte scuole danneggiate o chiuse, i bambini sono costretti a studiare in spazi temporanei che potrebbero non essere attrezzati per un apprendimento adeguato. Altri, come gli studenti di alcune province della Tailandia settentrionale, si trovano ad affrontare l'incertezza sul loro ritorno a scuola. Questo periodo prolungato di mancato apprendimento può portare a lacune nelle conoscenze, a una diminuzione del rendimento scolastico e a un aumento del rischio che i bambini rimangano indietro o addirittura abbandonino del tutto la scuola. Per molti, la situazione aumenta lo stress e rende più difficile concentrarsi sugli studi.
In Vietnam, 1.607 scuole sono state danneggiate e oltre 960.000 bambini hanno dovuto affrontare interruzioni dell'apprendimento a causa della chiusura delle scuole e della perdita di materiale didattico. Nella Repubblica Democratica del Laos, 90 scuole sono state colpite a causa di gravi inondazioni e oltre 20.000 bambini hanno bisogno di sostegno per le forniture essenziali, tra cui kit scolastici, materiale didattico e mobili, per garantire il loro tempestivo ritorno a scuola. Nel nord della Tailandia, sono state colpite 555 scuole, con un impatto su oltre 19.000 studenti e la necessità per gli insegnanti di passare all'apprendimento online e di consegnare personalmente il materiale di studio a casa degli studenti. In Myanmar, circa 300.000 bambini sono stati direttamente colpiti dalle inondazioni, con molte scuole chiuse, danneggiate o utilizzate come rifugi temporanei, aggravando le difficoltà dei bambini che già sopportano il peso del conflitto in corso.
Per rispondere a questa gravissima emergenza, l'UNICEF ha spiegato di stare lavorando con i Governi e i partner per fornire aiuti salvavita, riabilitare le scuole danneggiate e garantire che i bambini possano tornare a studiare il prima possibile. Nel Laos, saranno distribuiti oltre 1.600 kit scolastici agli studenti della scuola dell'infanzia e della scuola primaria, con l'intenzione di sostenerne più di 1.000 attraverso spazi temporanei a misura di bambino che forniscano sostegno all'apprendimento e psicosociale. In Myanmar, vengono forniti materiali didattici e di apprendimento essenziali, oltre a un supporto psicologico e sanitario per i bambini colpiti dalle inondazioni. In Tailandia, i kit per il ritorno a scuola stanno raggiungendo 3.350 bambini per sostenere l'apprendimento continuativo e oltre 8.000 bambini riceveranno un primo soccorso psicologico. In Vietnam, invece, l'UNICEF sta collaborando con il Ministero dell'Istruzione e della Formazione e con i suoi dipartimenti provinciali per fornire materiale didattico a oltre 23.000 bambini. Inoltre, l'UNICEF sta collaborando con il Governo del Vietnam per formare operatori sanitari, insegnanti e personale scolastico per rafforzare la preparazione alle emergenze e affrontare i bisogni psicosociali.
Inoltre, l'Agenzia Onu per l'Infanzia continua a collaborare con i Governi e i partner per integrare le attività di riduzione del rischio di catastrofi e di adattamento ai cambiamenti climatici nei servizi essenziali per i bambini, garantendo la loro sicurezza e il loro benessere in un ambiente imprevedibile. Questo impegno comprende lo sviluppo di programmi che non solo rispondano ai bisogni immediati dei bambini, ma costruiscano anche la loro resilienza per il futuro.
I bambini dell'Asia orientale e del Pacifico sono sempre più vulnerabili ai rischi ambientali, con eventi climatici estremi in forte aumento nella regione negli ultimi cinque decenni. La crescente frequenza e l'impatto cumulativo degli eventi meteorologici legati al clima interrompono i servizi sociali vitali per i bambini, come l'istruzione, l'assistenza sanitaria e i sistemi idrici, causando pericoli immediati e battute d'arresto a lungo termine che ostacolano il loro sviluppo e il loro benessere. (aise)