Unhcr: sostegno per la crisi umanitaria in Afghanistan mentre le persone sono costrette a tornare nel Paese

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GINEVRA\ aise\ - Una crisi umanitaria ancora più grave incombe sull’Afghanistan: decine di migliaia di afghani sono costretti a rientrare dai Paesi confinanti. Questo l’allarme dell’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, che lancia un appello urgente per 71 milioni di dollari destinati ad assistere chi torna nel Paese in condizioni disperate.
Come riportato dal portavoce dell’UNHCR Babar Baloch, durante il briefing del 29 aprile scorso al Palais des Nations di Ginevra, nel mese di aprile, oltre 251.000 afghani sono tornati in condizioni difficili dall’Iran e dal Pakistan, di cui oltre 96.000 sono stati espulsi.
L’UNHCR continua dunque a sollecitare i governi dell’Iran e del Pakistan affinché i ritorni in Afghanistan siano “volontari, sicuri e dignitosi”, sottolineando che “costringere o esercitare pressioni sugli afghani affinché tornino nel proprio Paese è insostenibile e potrebbe destabilizzare la regione”.
A rischiare la loro incolumità sono in particolare le donne e le ragazze afghane, che devono affrontare crescenti restrizioni in termini di accesso al lavoro, all’istruzione e alla libertà di movimento in Afghanistan; ma anche i gruppi etnici e religiosi minoritari, gli attivisti per i diritti umani e i giornalisti. Preoccupazioni che, ha sottolineato Baloch, sono aggravate dalle grandi esigenze umanitarie all’interno dell’Afghanistan, dall’aumento dei tassi di disoccupazione, nonché dai disastri naturali e dagli eventi meteorologici estremi.
Dal 2023, oltre 3,4 milioni di afghani sono tornati o sono stati costretti a tornare da Iran e Pakistan, di cui oltre 1,5 milioni solo nel 2024.
Si tratta di “ritorni massivi” che, spiega l’UNHCR, hanno messo a dura prova la capacità di risposta di molte province afghane e che aumentano il rischio di nuovi movimenti di popolazione all’interno del paese. Si sono inoltre verificati nuovi spostamenti verso l’Iran e il Pakistan, con un aumento dei rischi di ulteriori movimenti verso l’Europa. Nel 2024, gli afghani sono diventati il gruppo più numeroso (41 %) di arrivi irregolari dalla regione Asia-Pacifico verso l’Europa.
L’UNHCR sta collaborando con partner come l’UNDP e l’OIM per sostenere il crescente numero di ritorni in Afghanistan.
I 71 milioni di dollari – oggetto dell’appello dell’Agenzia Onu - permetteranno ai team UNHCR di fornire assistenza finanziaria essenziale alle persone che hanno fatto ritorno, coprendo bisogni urgenti, spese di viaggio, accesso ai servizi, mezzi di sostentamento e attività di reintegrazione, con particolare attenzione alle donne. Verranno, inoltre, rafforzate la capacità di accoglienza dei centri, affinché chi torna possa ricevere protezione e informazioni di vitale importanza.
In Iran e Pakistan, invece, l’UNHCR intensificherà il suo sostegno alla popolazione attraverso attività di sensibilizzazione delle comunità, monitoraggio della protezione e sostegno psicosociale e giuridico. La comunicazione con i rifugiati sarà rafforzata attraverso linee telefoniche dirette e SMS nelle lingue locali per fornire informazioni tempestive sui servizi disponibili. Sarà rafforzato il monitoraggio delle frontiere. Previsti, infine, servizi specializzati e su misura per i gruppi più vulnerabili. (aise)