Unicef: una madre ogni 2 minuti muore per complicazioni dovute alla gravidanza o al parto

GINEVRA\ aise\ - 260.000 donne sono morte nel 2023 a causa di complicazioni dovute alla gravidanza o al parto, il che equivale a una morte materna ogni due minuti. È quanto stima l’Unicef che, in occasione della Festa della mamma, torna ad accendere i riflettori sui decessi materni che, pur registrando un calo globale del 40% tra il 2000 e il 2023, dal 2016ha visto rallentare il ritmo del miglioramento in modo significativo.
Per questo, l’Unicef ha deciso di dedicare la Festa della Mamma al tema della nutrizione materna, fondamentale per la salute materno-infantile per tutto l’arco della gravidanza fino alla nascita: più di 1 miliardo di donne e ragazze adolescenti soffre per varie fome di malnutrizione e due terzi devono affrontare la carenza di vitamine e minerali essenziali.
Secondo l’Unicef sono più di 500 milioni le donne che soffrono di anemia nutrizionale, una condizione che ha un grave impatto sull'energia e sulla salute generale. Queste condizioni pregiudicano la loro salute e aumentano il rischio di complicazioni pericolose per la vita durante la gravidanza e il parto.
L'aumento dei prezzi dei generi alimentari e le difficoltà finanziarie spingono molte di loro a dare la priorità all'alimentazione della famiglia piuttosto che a sé stesse. Nelle aree a basso reddito e in quelle colpite dalla crisi, i finanziamenti inadeguati e l'accesso limitato ai servizi sanitari aggravano il problema, lasciando molte madri senza le cure di cui hanno bisogno.
Lo stato nutrizionale di una madre è un fattore determinante per la sopravvivenza, la crescita e lo sviluppo delle figlie e dei figli, influenzandone la nutrizione e lo stato di salute per tutta la vita e incidendo anche sulla generazione successiva.
Per affrontare questa crisi, l'Unicef ha lanciato il “Piano di Accelerazione per la prevenzione della malnutrizione e dell'anemia in gravidanza”, rivolto a sedici Paesi prioritari dove i bisogni sono più acuti. Il Piano, ha spiegato l’Agenzia Onu per l’Infanzia, è stato concepito per fornire servizi nutrizionali essenziali che sostengano le donne durante la gravidanza e l'allattamento, garantendo la nutrizione sia materna che infantile.
In Italia, l’Unicef porta avanti le Baby-Friendly Initiatives (BFI), buone pratiche, basate su prove di efficacia, che proteggono, promuovono, sostengono l’allattamento e mirano ad una genitorialità responsiva, offrendo al contempo cure e sostegno adeguati alle madri. Le Baby-Friendly Initiatives comprendono 36 Ospedali e 11 comunità riconosciuti Amiche delle bambine e dei bambini e 4 corsi di laurea Amici dell’Allattamento. Inoltre, fanno parte del programma dell'UNICEF Italia "Insieme per l'allattamento" oltre 1.100 Baby Pit Stop (BPS), aree allestite per accogliere i genitori che vogliono allattare o cambiare il pannolino quando si trovano fuori casa. (aise)