Ancora stallo per i visti agli studenti iraniani: Onori e Pastorella (Az) interrogano il Governo

ROMA\ aise\ - Continua il “grave stallo amministrativo nell'ambito della procedura dei visti di studio per studenti iraniani” oggi aggravato dalla situazione di insicurezza nel paese che ha provocato, tra l’altro, l’interruzione dei servizi consolari. A denunciarlo sono le deputate di Azione Federica Onori, eletta in Europa, e Giulia Pastorella, che hanno presentato una interrogazione ai Ministri degli esteri e dell’università, Tajani e Bernini, per chiedere una proroga tale da consentire agli studenti di Teheran di immatricolarsi per il prossimo anno accademico in Italia.
Nella premessa, le due deputate scrivono che “numerosi studenti iraniani vedono l'Italia come una destinazione formativa d'eccellenza, attratti dalla qualità delle università, dalla varietà delle discipline di studio e dalla possibilità di costruire un futuro professionale più solido: in Italia, infatti, studiano oltre 13 mila studenti iraniani, che insieme formano la comunità straniera più numerosa nelle università italiane; secondo i dati forniti dallo stesso Ministero, dal 2018 al 2023 le domande di visto per immatricolazione universitaria da parte di studenti iraniani sono quasi quadruplicate, superando le 6.000 nel 2023 (pari al 30 per cento delle domande lavorate dalla cancelleria consolare a Teheran)”.
“Per far fronte a tale situazione, - ricordano Onori e Pastorella – l'Ambasciata d'Italia a Teheran ha introdotto una corsia preferenziale per le domande di visto per studio in lingua italiana, esternalizzando alla società Visametric il servizio di raccolta della documentazione; in risposta ad un'interrogazione precedente in cui venivano segnalati alcuni problemi connessi alla prenotazione degli appuntamenti, la Sottosegretaria per gli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Maria Tripodi, aveva comunicato che, in sinergia con il Ministero dell'università e della ricerca, il Ministero stava lavorando per consentire agli studenti di presentare le loro domande già dai primi mesi del 2025, distribuendole in modo più efficiente; tuttavia, continuano a giungere ai proponenti numerose segnalazioni di studenti iraniani che continuano a riscontrare gravi difficoltà nell'ottenere il visto di studio per l'Italia, a causa di disallineamenti tra le comunicazioni ufficiali e le procedure operative di prenotazione, nonché di improvvise interruzioni del sistema”.
“Gli studenti ammessi per l'anno accademico 2025-2026 – si legge ancora – sono tuttora in attesa correndo il rischio concreto di non riuscire a immatricolarsi per l'anno accademico in corso. Le modalità di gestione del sistema di prenotazione paiono ripetere le inefficienze dell'anno scorso quando risultarono esclusi oltre 1.700 studenti iraniani, senza che fossero proposte soluzioni alternative efficaci”.
“Le tensioni internazionali e la situazione di guerra in Iran hanno determinato l'interruzione dei servizi consolari in loco aggravando ulteriormente la situazione. In un contesto così critico, - sottolineano le due deputate – è fondamentale agire con urgenza per offrire loro canali alternativi e sicuri di accesso all'Italia, prima che l'incertezza e l'instabilità compromettano in modo irreversibile il loro percorso formativo e le loro prospettive di vita”.
Ai due Ministri, quindi, si chiede “se siano a conoscenza del perdurante e grave stallo amministrativo nell'ambito della procedura dei visti di studio per studenti iraniani” e “se intendano predisporre, tenuto conto dell'interruzione dei servizi consolari e dell'attuale contesto iraniano, un'estensione della scadenza per la presentazione delle domande di visto, riservando una deroga specifica agli studenti iraniani coinvolti, una modalità alternativa per la presentazione delle domande (online, da remoto o presso uffici consolari italiani in paesi confinanti) o altre misure per prevenire il ripetersi di simili disservizi”. (aise)