Assegno unico/ Onori (M5S): “non-residenti Schumacker” discriminati

ROMA\ aise\ - Le nuove norme sull’assegno unico per i figli a carico discriminano i cittadini “non-residenti Schumacker”, cioè i residenti all’estero che producono almeno il 75% del loro reddito in Italia. è quanto denuncia Federica Onori, deputata 5 Stelle eletta in Europa, in una interrogazione ai Ministri delle finanze e degli esteri Giorgetti e Tajani.
Nella premessa, la parlamentare ricorda che “l'articolo 1 del decreto legislativo n. 230 del 2021 ha istituito, a decorrere dal 1° marzo 2022, l'assegno unico e universale per i figli a carico, ossia un beneficio economico attribuito, su base mensile, per il periodo compreso tra marzo di ciascun anno e febbraio dell'anno successivo, ai nuclei familiari sulla base della condizione economica del nucleo, in base all'indicatore della situazione economica equivalente (Isee); il menzionato decreto legislativo n. 230 ha anche modificato l'articolo 12 del Testo unico delle imposte sui redditi (decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917), con l'effetto che, dal 1° marzo 2022: a) cessano di avere efficacia le detrazioni fiscali per figli a carico minori di 21 anni; b) cessano di avere efficacia le maggiorazioni delle detrazioni per figli minori di tre anni, per i figli con disabilità e quelle per ciascun figlio a partire dal primo, per i contribuenti con più di tre figli a carico; c) è abrogata la detrazione per famiglie numerose (in presenza di almeno quattro figli) di cui al comma 1-bis”.
“L'assegno unico – specifica Onori – non viene erogato ai non residenti, in particolare non viene erogato ai cosiddetti “non-residenti Schumacker”, nonostante essi abbiano precedentemente usufruito delle detrazioni per i familiari a carico; il regime dei «non-residenti Schumacker» è costituito da una specifica deroga alla normativa fiscale concernente i soggetti non residenti. I soggetti non residenti che producono almeno il 75 per cento del loro reddito in Italia, possono beneficiare delle stesse detrazioni e deduzioni fiscali previste per i residenti, a patto che non godano di agevolazioni fiscali analoghe nello stato di residenza”.
Secondo Onori, quindi, “i “non-residenti Schumacker” risultano ingiustamente discriminati dalla menzionata normativa”.
Per questo la deputata chiede ai due Ministri se “non ritengano opportuno adottare iniziative normative volte a ripristinare le soppresse detrazioni per carichi di famiglia in favore dei cosiddetti “non-residenti Schumacker” oppure il riconoscimento per i medesimi soggetti dell'assegno unico per i figli, in ogni caso valutando l'opportunità che le auspicate modifiche normative abbiano anche effetto retroattivo”. (aise)