Billi (Lega) difende Salvini: accanimento giudiziario della Procura sul caso Open Arms

ROMA\ aise\ - “L’impugnazione da parte della Procura di Palermo dell’assoluzione di Matteo Salvini nel caso Open Arms è l’ennesima dimostrazione di accanimento giudiziario contro chi difende i confini italiani”. A difendere il suo leader di partito è stato il leghista Simone Billi, eletto in Europa, secondo il quale la nuova mossa della Procura di Palermo è “un insulto alla giustizia e al buon senso”.
Billi ha quindi riproposto le parole della Premier Meloni: “è surreale che si continui a perseguitare chi ha semplicemente fatto il proprio dovere, mentre tante vere emergenze restano senza risposta”.
La procura di Palermo ha fatto in queste ore il cosiddetto “ricorso per saltum” con cui ha chiesto alla Suprema Corte di pronunciarsi unicamente sulle questioni di diritto alla base del processo.
Secondo Billi, però, “i cittadini italiani non accettano più che la magistratura venga usata per combattere battaglie ideologiche. L’Italia non si arrende. Difenderemo sempre legalità, sicurezza e sovranità”, ha concluso Billi.
Se il ricorso dovesse essere accolto, il processo sarà rinviato in Corte d’Appello per essere deciso sulla base del principio di diritto enunciato dalla Suprema Corte.
L’assoluzione di Salvini, ai tempi Ministro dell’Interno del Governo Conte II, si basava infatti sul presunto mancato obbligo per l’Italia di fornire il porto sicuro (Pos) alla nave della ong spagnola Open Arms, con a bordo 147 migranti salvati in mare aperto, a cui Salvini negò lo sbarco per 19 giorni. Nelle motivazioni della sentenza, i giudici hanno ritenuto che l’assenza dell’obbligo discendesse dalla poca chiarezza delle convenzioni internazionali in materia. La tesi di assoluzione, però, non è condivisa dalla Procura. (aise)