Bondi Beach/ Giacobbe (Pd): no all’antisemitismo, no all’odio, no alla violenza

ROMA\ aise\ - “Intervengo con grande dolore e profonda commozione sui fatti drammatici che hanno colpito Sydney, la città dove vivo da molti anni – ha dichiarato il Senatore – giovani e famiglie riunite per una festa di luce e condivisione sono state trasformate in bersagli dell’odio”. Così il senatore Pd Francesco Giacobbe, intervenuto quest’oggi nell’Aula del Senato per commemorare, a nome del gruppo Pd, i tragici fatti avvenuti lo scorso 14 dicembre a Bondi Beach, a Sydney, dove un attacco armato ha causato morti e feriti durante un evento della comunità ebraica.
“Quello di Bondi non è stato solo un attacco alla comunità ebraica, ma al carattere e allo stile di vita di tutti gli australiani, ai nostri valori, alla libertà e alla democrazia”, ha sostenuto il senatore eletto all’estero che, dopo aver richiamato le inquietanti analogie con altri attentati contro civili inermi, ha ribadito con fermezza la necessità di una risposta unitaria delle istituzioni: “questi atti vili e codardi non ci piegheranno. Non cederemo all’antisemitismo, non cederemo al terrore, non cederemo alla paura”.
Nel suo discorso, il senatore ha messo in guardia contro chi alimenta la paura per riproporre ideologie già condannate dalla storia, rivendicando il dovere morale e politico di contrastare ogni forma di estremismo attraverso politiche di inclusione, integrazione e dialogo: “dobbiamo reagire insieme, costruendo ponti e non muri, perché è la nostra unità ciò che più spaventa chi alimenta il terrore”.
In un passaggio, Giacobbe ha ricordato il gesto eroico di Ahmed Al Ahmed, cittadino australiano di origine siriana e di fede musulmana, che, pur ferito, è riuscito a disarmare uno degli attentatori: “il suo gesto è un atto di eroismo che parla più di mille discorsi. Ahmed rappresenta ciò che una società democratica dovrebbe essere: unita non dalle religioni o dalle etnie, ma dai valori di pace, uguaglianza e rispetto”.
Il parlamentare ha infine ribadito come il multiculturalismo rappresenti una garanzia di convivenza democratica, richiamando le parole del Primo Ministro australiano Anthony Albanese e concludendo con un appello chiaro e netto: “la storia ci insegna che la democrazia è più forte di chi vuole opprimere e dividere. Per questo dobbiamo dirlo senza ambiguità: no all’antisemitismo, no all’odio, no alla violenza”. (aise)