Campagne informative sulla nuova legge sulla cittadinanza: Silli risponde a Onori (Az)

ROMA\ aise\ - Sia la Farnesina che le sedi consolari hanno pubblicato informazioni sui requisiti per il riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis alla luce di quanto previsto dalla nuova legge. Per i prossimi mesi, inoltre, è prevista una campagna informativa che coinvolgerà anche i Comites. Ad anticiparlo è il sottosegretario agli esteri Giorgio Silli nella risposta alla interrogazione con cui Federica Onori, deputata di Azione eletta in Europa, chiedeva al Maeci di rispettare quanto previsto da un suo ordine del giorno – su cui il Governo aveva espresso parere favorevole - che impegnava l'Esecutivo a “promuovere campagne informative rivolte specificamente ai soggetti di discendenza italiana nati all'estero, con l'obiettivo di illustrare in modo chiaro e aggiornato le nuove modalità di acquisizione della cittadinanza italiana, inclusi gli adempimenti amministrativi e le relative scadenze”.
Nella risposta affidata al sottosegretario si legge che “il rafforzamento dei servizi e dell'assistenza ai nostri connazionali all'estero continua ad essere una priorità assoluta di questo Governo. Un impegno che il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, sta promuovendo a 360 gradi, come dimostra l'articolata riforma della cittadinanza iure sanguinis approvata il 28 marzo in Consiglio dei ministri e convertita in legge il 23 maggio”.
Ribadito che “a oltre 30 anni dall'ultimo intervento normativo”, la riforma non solo “risponde alla mutata realtà sociale e all'evoluzione giurisprudenziale delle norme in materia”, ma “in un momento in cui la cittadinanza rischia di ridursi a una mera eredità automatica o a un'opportunità da sfruttare”, essa “restituisce dignità e significato a un diritto che deve fondarsi su un legame autentico con l'Italia, non solo anagrafico, ma culturale, civico e identitario. Il principio cardine delle misure adottate è costituito dal concetto di “vincolo effettivo”: non può essere riconosciuta la cittadinanza italiana senza che vi sia un legame concreto con il nostro Paese”.
“Subito dopo la pubblicazione del decreto, in attesa della sua conversione in legge, - continua Silli – il Maeci ha diramato alla propria rete all'estero specifiche istruzioni in materia di richieste di “ricostruzione” di cittadinanza e di trascrizione di atti di nascita. Nelle more della conversione in legge, alle Sedi consolari è stato indicato di trattare esclusivamente le richieste di coloro che, in base alle nuove regole introdotte dal decreto, sarebbero stati in possesso dei requisiti per il riconoscimento della cittadinanza italiana. Nel contempo, al fine di garantire la piena ed effettiva osservanza del principio del trattamento più favorevole nei confronti degli interessati, alle Sedi è stato indicato di continuare a ricevere le pratiche anche di coloro che, in base al decreto, non avrebbero avuto più diritto al riconoscimento della cittadinanza, sospendendone però cautelarmente la trattazione nelle more della conversione in legge”.
“Il giorno stesso dell'entrata in vigore della legge di conversione, - ricorda il sottosegretario – il Maeci ha provveduto a diramare nuove e univoche istruzioni alla rete diplomatico-consolare affinché si provveda a definire quanto prima le pratiche di richiesta di cittadinanza rimaste pendenti alla luce dei requisiti di legge così come emendati. Abbiamo anche fornito indicazioni di priorità per la trattazione delle richieste di acquisto della cittadinanza da parte di minori e le relative trascrizioni degli atti di nascita, richiamando l'attenzione delle Sedi sulla necessità di assicurare il rispetto dei termini previsti dalla legge, al fine di non compromettere l'esercizio di diritti”.
“Le informazioni al pubblico sono a disposizione, in maniera unitaria, sul sito web della Farnesina”, evidenzia Silli. “Ambasciate e consolati stanno aggiornando i rispettivi siti web, in linea con quanto pubblicato a livello centrale, garantendo così una campagna informativa omogenea. Un'opera di aggiornamento che deve tenere conto anche delle specificità relative alla documentazione originaria dei singoli Paesi, che sono oggetto di informativa mirata da parte delle singole Sedi”.
Inoltre, con l’obiettivo di “rendere ancora più agevole per il pubblico la comprensione della nuova normativa, prevediamo anche ulteriori campagne, che coinvolgeranno anche gli organi elettivi delle comunità italiane all'estero, proprio in un'ottica di sistema e di più ampia informazione possibile”.
“Come ha ricordato il Ministro Tajani, questa riforma si inserisce nel quadro di un pacchetto di misure che comprende due ulteriori disegni di legge all'esame del Parlamento. Si tratta di misure a favore dei nostri connazionali italiani all'estero, che – conclude Silli – miglioreranno la funzionalità degli uffici consolari”. (aise)