Cie all’estero: Billi (Lega) interroga Piantedosi e Tajani

ROMA\ aise\ - Per arrivare preparati al 3 agosto 2026 – giorno in cui tutte le carte di identità dovranno essere elettroniche – il Governo dovrebbe estendere agli italiani all’estero iscritti all’Aire la possibilità di richiedere la Cie nei Comuni italiani. È quanto sostiene Simone Billi, deputato della Lega eletto in Europa, in una interrogazione ai Ministri dell'interno e degli affari esteri, Piantedosi e Tajani.
Nella premessa, Billi ricorda che “per il rilascio della carta d'identità gli italiani residenti all'estero possono recarsi al proprio consolato di riferimento oppure al proprio comune di iscrizione Aire in Italia; mentre nel primo caso agli stessi viene rilasciata la carta di identità elettronica (Cie), nel secondo caso la carta di identità viene rilasciata solo su supporto cartaceo; in molti Paesi esteri, anche europei, l'accesso a servizi pubblici e digitali locali – come ad esempio la creazione di un'identità digitale o l'accesso a portali della pubblica amministrazione – richiede esclusivamente la carta di identità elettronica, e non è sufficiente il passaporto italiano”.
“Inoltre, - ricorda il deputato – a partire dal 3 agosto 2026 tutte le carte d'identità cartacee italiane cesseranno di essere valide, indipendentemente dalla data di scadenza indicata sul documento; la predetta disposizione è stata stabilita dal regolamento (UE) 2019/1157, che mira a rafforzare la sicurezza dei documenti di identità all'interno dell'Unione europea: le carte cartacee, prive di elementi di sicurezza come la zona a lettura ottica (Mrz), non soddisfano gli standard minimi richiesti e pertanto non saranno più accettate come documenti validi”.
“Gli italiani residenti all'estero e iscritti all'Aire – annota Billi – si trovano dunque penalizzati nell'accesso a servizi fondamentali nei Paesi di residenza nonché nell'adeguarsi agli obblighi normativi entro la scadenza del 2026”.
Posto che “molti connazionali lamentano già oggi difficoltà e lunghe attese per fissare un appuntamento per la Cie attraverso i consolati, che spesso operano con risorse limitate”, Billi chiede ai Ministri “quante carte di identità elettroniche (Cie) siano state rilasciate fino ad oggi dalle sedi consolari italiane nonché quanti connazionali iscritti all'Aire risultino ancora in possesso della sola carta di identità cartacea e siano quindi soggetti all'obbligo di sostituzione entro agosto 2026”; se “non ritengano opportuno valutare la possibilità di consentire agli iscritti all'Aire il rilascio o rinnovo della Cie anche presso i comuni italiani, superando l'attuale limitazione normativa che impone il rilascio in formato elettronico esclusivamente presso le sedi consolari” e, infine, “quali misure urgenti intendano adottare per potenziare l'emissione delle Cie da parte della rete consolare, anche in vista della scadenza stabilita dal regolamento (UE) 2019/1157”. (aise)