Cittadinanza/ Onori (Az): dal Governo un colpo ai diritti degli italiani all’estero

ROMA\ aise\ - “Il voto di ieri alla Camera sul decreto cittadinanza rappresenta un grave arretramento sul piano dei diritti e dell’identità nazionale. Pur riconoscendo la necessità di una seria riforma in materia, il provvedimento approvato dal governo è stato scritto male e affrontato nel modo sbagliato. Azione ha votato contro un testo che non solo interviene in modo retroattivo, ma apre anche a evidenti profili di incostituzionalità”. Così Federica Onori, deputata di Azione e responsabile del partito per gli italiani all’estero, all’indomani del voto definitivo alla Camera sul decreto-cittadinanza.
In particolare, sottolinea Onori, “riteniamo gravissimo che venga limitata la trasmissibilità automatica della cittadinanza ai soli discendenti di chi possiede “esclusivamente” la cittadinanza italiana. In questo modo, chi vive all’estero e acquisisce una seconda cittadinanza per integrarsi nel Paese ospitante perde il diritto di trasmettere quella italiana ai propri figli. Avere una doppia cittadinanza non vuol dire essere meno italiani. La cittadinanza non può essere trasformata in uno strumento di esclusione. Continueremo a difendere il diritto di sentirsi italiani ovunque si scelga di vivere” assicura la deputata, secondo cui il decreto “rischia di trasformarsi in un disastro applicativo” perché “il testo è confuso e genererà con ogni probabilità un’ondata di ricorsi e contenziosi nei tribunali”.
Visto che “il provvedimento, fra le altre cose, introduce scadenze e modalità precise per espletare le pratiche”, Azione ha presentato un ordine del giorno – accolto ieri dal Governo – per la promozione di “campagne di informazione chiare e accessibili rivolte agli italo-discendenti residenti all’estero”.
“Se le famiglie non sanno che questa possibilità esiste, rischiano veder negati i loro diritti fondamentali perché si è chiusa la finestra temporale”, osserva Onori. “È un bene che questa nostra richiesta sia stata accolta. Nel contesto di un provvedimento caotico, questa è sicuramente una nota positiva per le comunità italiane nel mondo”. (aise)