Cittadinanza/ Pd Sydney: serve una riforma organica e inclusiva

SYDNEY\ aise\ - Il Circolo del Pd di Sydney esprime “pieno sostegno al Senatore Francesco Giacobbe nella sua ferma opposizione in Senato al Decreto Cittadinanza, recentemente approvato dal Governo italiano”. è quanto si legge in una nota del Circolo all’indomani dell’approvazione, in prima lettura, del decreto-cittadinanza in Senato. Il provvedimento, continua la nota, “noto anche come "Decreto Tajani", introduce restrizioni che penalizzano gravemente gli italiani residenti all'estero, spezzando legami familiari e culturali consolidati nel tempo”, denuncia il Pd Sydney, richiamando le parole di Giacobbe che in Aula ha sostenuto che “con questo Provvedimento viene di fatto eliminato il diritto alla cittadinanza dei nostri connazionali nel mondo. Questo governo avrà un record: aver interrotto la catena della trasmissione della cittadinanza Italiana”.
Per il Circolo di Sydney, “oltre al suo impatto sulle generazioni più giovani, il provvedimento è un atto che genera confusione e incertezza anche per coloro che avevano già avviato legittimamente il percorso per il riconoscimento della cittadinanza italiana. In particolare, l'ingiustizia di applicare retroattivamente le nuove disposizioni, causando l'annullamento di appuntamenti consolari attesi da anni”.
Anche questo punto è stato stigmatizzato da Giacobbe in Senato: “coloro che hanno acquisito una cittadinanza straniera, oltre a quella italiana, oggi vengono puniti”, le parole del senatore. “Questo provvedimento gli dice: se hai un’altra cittadinanza, non potrai trasmettere quella italiana ai tuoi figli. Quale altra nazione del mondo si da queste regole?”.
Il Partito Democratico Sydney, conclude la nota, “si unisce all'appello per una riforma organica e inclusiva della legge sulla cittadinanza, che riconosca e valorizzi il contributo delle comunità italiane all'estero. È fondamentale che le istituzioni italiane ascoltino le voci dei propri cittadini nel mondo e agiscano per garantire equità e giustizia. Gli italiani all’estero sono la miglior rete diplomatica dell’Italia. Una risorsa che va tutelata”. (aise)