Cittadinanza/ Porta (Pd): Governo taglia il legame con le collettività italiane

ROMA\ aise\ - “Il Pd ha presentato una questione pregiudiziale sul Dl Cittadinanza che consideriamo un atto ostile e codardo con il quale il governo taglia con un colpo d'accetta il legame profondo tra il nostro Paese e le collettività italiane sparse in tutto il mondo. Una scelta, quella del governo, impropria e inopportuna che considera gli italiani all'estero una “minaccia” e non più una risorsa. Una decisione ipocrita e incoerente. La presidente Meloni ha fatto una campagna elettorale sullo “ius sanguinis”, fomentando una guerra tra migranti e emigrati, l'esatto contrario di quello che servirebbe: politiche inclusive e d'integrazione”. È quanto dichiarato dal deputato Pd, Fabio Porta, intervenuto oggi pomeriggio nell’Aula di Montecitorio sulla questione pregiudiziale al Dl Cittadinanza.
“Il governo – ha aggiunto l'esponente dem eletto nella circoscrizione estero - con la decretazione scavalca il ruolo del Parlamento e gli organismi di rappresentanza, primo tra tutti il Consiglio Generale degli italiani all'estero che andava consultato. E invece, seguendo il solito copione propagandistico, il ministro Tajani taccia di opportunismo gli italiani all'estero, “approfittatori” perché richiedenti cittadinanza italiana”.
“Con questo decreto – ha concluso Porta – viene posta la fine della trasmissione della cittadinanza per gli italiani all’estero in maniera retroattiva. Un atto illegale e in violazione della nostra Costituzione che crea cittadini italiani di serie A e B”. (aise)