Corpi, Potere, Resistenza: il Pd Berlino celebra Pasolini con due giornate

BERLINO\ aise\ - Il Circolo PD Berlino e Brandeburgo e la Federazione PD Germania hanno organizzato due giornate commemorative dedicate al cinquantesimo anniversario dell’assassinio di Pier Paolo Pasolini, il grande poeta, scrittore, intellettuale e regista italiano brutalmente ucciso nella notte tra il 1° e il 2 novembre 1975.
L’evento, dal titolo “Corpi, Potere, Resistenza”, si articolerà in due appuntamenti (proprio in coincidenza con le date dall'assassinio) che permetteranno di approfondire l’eredità artistica e intellettuale di Pasolini attraverso la proiezione di un suo film e di un documentario a lui dedicato.
Il primo appuntamento è per sabato prossimo, 1 novembre, alle ore 17.45 con la proiezione del film inedito “Le ragioni di un sogno”, documentario diretto da Laura Betti con la collaborazione di Pasquale Plastino.
Realizzato nel 2001, il film rappresenta un viaggio intimo e appassionato nella memoria di Pasolini attraverso interviste, filmati di repertorio e citazioni dai suoi libri e film.
L’attrice e amica di Pasolini ricostruisce in maniera poetica la biografia del grande intellettuale, ponendo l’accento su concetti chiave come il dubbio quale base della consapevolezza sociale e la lotta contro potere, consumismo e omologazione.
A introdurre la proiezione sarà Pasquale Plastino, sceneggiatore e regista.
Il secondo appuntamento è in programma domenica 2 novembre, sempre alle ore 17.45, verrà proiettato “Salò o le 120 giornate di Sodoma”, l’ultimo e più controverso film diretto da Pasolini.
L’introduzione sarà a cura di Paola Guazzo, scrittrice e sceneggiatrice, e seguirà un momento di riflessione sui temi della proiezione.
All’evento presenzierà Luciano Vecchi, responsabile PD Mondo, la cui partecipazione sottolinea l’importanza di questa commemorazione e il valore dell’impegno delle comunità italiane all’estero nella preservazione della memoria culturale del nostro Paese.
Il cinquantesimo anniversario della morte di Pasolini rappresenta un momento fondamentale per riflettere sulla sua eredità intellettuale, sul suo coraggio civile e sulla sua capacità visionaria di interpretare le trasformazioni della nostra società.
In un’Europa che oggi assiste a nuove tensioni identitarie, al ritorno di logiche xenofobe e nazionaliste, al dramma delle migrazioni e all’erosione dei diritti fondamentali, il pensiero di Pasolini continua a porre domande incisive: Che cosa significa “emarginazione”? Quali sono i meccanismi di esclusione che si riproducono sotto altre forme? Come possiamo resistere all’appiattimento morale e culturale che minaccia la pluralità delle voci? (aise)