Disparità per i pensionati ex Inpdap all’estero: Ricciardi (Pd) interroga il Governo

ROMA\ aise\ - Promuovere una “revisione delle convenzioni contro le doppie imposizioni fiscali” per “assicurare un trattamento fiscale equo tra pensionati pubblici e privati residenti all'estero”. A chiederlo è Toni Ricciardi, deputato Pd eletto in Europa, che ha presentato in merito una interrogazione ai Ministri dell'economia Giorgetti, degli affari esteri Tajani e del lavoro Calderone.
“In base alla Convenzione contro le doppie imposizioni tra Italia e Germania ratificata con legge del 24 novembre 1992, n. 459 i pensionati italiani residenti all'estero sono soggetti a regimi fiscali differenti a seconda della natura della pensione percepita”, ricorda il deputato nella premessa. “In particolare, - evidenzia Ricciardi – ai sensi dell'articolo 19 della citata Convenzione, le pensioni corrisposte da uno Stato contraente o da una sua suddivisione politica o amministrativa o da un suo ente locale sono imponibili soltanto in questo Stato quindi se la pensione è corrisposta per servizi resi allo Stato italiano come le pensioni derivanti da lavoro pubblico (ex Inpdap o gestione pubblica Inps) l'Italia mantiene il diritto esclusivo di tassare tale pensione, anche se il beneficiario risiede in Germania”.
“Diversamente, - precisa il parlamentare dem – le pensioni derivanti da lavoro privato (gestione Inps ordinaria) sono tassate esclusivamente nel Paese di residenza del beneficiario ai sensi dell'articolo 18 della stessa Convenzione il quale stabilisce, fatte salve le disposizioni del citato articolo 19, che le pensioni e altre remunerazioni analoghe sono imponibili soltanto nello Stato di residenza”.
“Tale distinzione, frutto della normativa pattizia internazionale e delle regole fiscali interne, - osserva Ricciardi – produce una evidente disparità di trattamento tra contribuenti che hanno svolto carriere lavorative diverse, ma che oggi risiedono stabilmente all'estero; così alcuni pensionati pubblici italiani residenti in altri Stati membri dell'Unione europea si trovano a dover versare l'Irpef in Italia, pur non beneficiando dei servizi pubblici nazionali e senza poter usufruire dei regimi agevolativi o delle detrazioni previste nel Paese di residenza”.
Il deputato, quindi, ricorda che “diversi enti di tutela dei connazionali all'estero e associazioni di pensionati hanno più volte segnalato l'iniquità della disciplina chiedendo un intervento legislativo volto a ristabilire una condizione di equità tra i percettori di redditi pensionistici anche in considerazione della crescente mobilità dei lavoratori europei e del principio di non discriminazione fiscale sancito dall'articolo 45 del Trattato sul funzionamento dell'Unione, europea”.
Ai Ministri, Ricciardi chiede di sapere “se intendano promuovere, anche in sede internazionale, una revisione delle convenzioni contro le doppie imposizioni e adottare iniziative normative per modifiche della disciplina volte ad assicurare un trattamento fiscale equo tra pensionati pubblici e privati residenti all'estero, evitando disparità non più coerenti con i principi di uguaglianza e con l'attuale quadro europeo della mobilità dei lavoratori”. (aise)